STANNO SACCHEGGIANDO L’ACQUA DEI NOSTRI TORRENTI E NESSUNO SEMBRA VOLER MUOVERE UN DITO



Forse dire che stiamo assistendo ad un vero e proprio saccheggio della Valsassina, a qualcuno può sembrare un’espressione un po’ forte, ma se ci guardiamo intorno e chiamiamo le cose con il loro nome non si può che arrivare a questa amara conclusione.

Il riferimento è in particolare a quanto emerso a Cortenova, in questi ultimi giorni, dove il Comune si è visto recapitare un’ulteriore richiesta di captazione idroelettrica oltre a quella della Valle dei Mulini. Scompiglio generale in consiglio comunale, lotte fra maggioranza e opposizione e poi, ci si trincera dietro ad un “non si può fare nulla”.

Ma questo non è un vero e proprio saccheggio legalizzato?

La Valsassina non è la Valtellina, con montagne più o meno celebri, ghiacciai, impianti di risalita eccetera. Abbiamo la Grigna, qualche vallata laterale ed il Pioverna con una stupenda pista ciclabile al fianco, che ogni domenica attira turisti da ogni dove. E adesso vien fuori che prosciugare il Pioverna è di pubblica utilità? Ma utilità per chi? Per i Comuni interessati da questi interventi che vedono il proprio territorio depauperato in cambio della carità, sotto forma di compensazioni ridicole? Per i valsassinesi che si troveranno privati di una delle principali bellezze della Valle, attrazione turistica di punta nei mesi estivi? No: l’utilità è solo per i derivatori che si arricchiscono a dismisura “saccheggiando” l’acqua di tutti.

Allora forse, prima di pensare al completamento della pista ciclabile, i sindaci della Valle tutti insieme, dovrebbero fare fronte comune insieme alla Comunità Montana, per evitare questa grave depredazione.

L’ente di Prato Buscante potrebbe infatti essere il principale promotore di un’azione appunto “comunitaria”, atta ad impedire uno schiaffo in pieno volto alla nostra amata Valsassina. Sarebbe perlomeno paradossale che un ente nato per la promozione della montagna non facesse da collettore di una posizione comune volta a contrastare quella che rischia di essere una vera catastrofe per il turismo e l’intera economia valligiana.

La Valsassina non può e non deve restare inerme davanti alla prepotenza di chi tra istituzioni ed investitori ci sta togliendo tutto, ma tutti insieme dobbiamo reagire e con l’aiuto di sindaci e Comunità Montana dire no ad interventi che possonno rivelarsi letali per il nostro territorio.

Da tutti adesso si sente parlare di completamento della pista ciclabile …. forse prima sarebbe importante cercare di evitare lo scempio che si andrà ad avere sul Pioverna, visto che il solo DMV (Deflusso Minimo Vitale) lo potrebbe ridurre ad uno scolo.

I partigiani del Pioverna

 

 

 

 

 

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