BARZIO, SI RIPARLA DELLA VILLA DI SORCÀ: L’AVVOCATO DEL COMUNE CONTESTA UN GIORNALE CARTACEO



BARZIO – la vicenda è ancora una volta quella della “contesa” per la ormai famosa villetta edicata in località Sorcà, che dopo la sentenza del Consiglio di Stato è stata dichiarata abusiva e dunque in teoria dovrebbe essere abbattuta.

Un giornale locale, su carta, ha dedicato in questi giorni un articolo sul “pasticcio della villa da abbattere“, nel quale si leggeva tra l’altro che alla famiglia proprietaria dell’immobile sarebbe stato consigliato con insistenza dal Comune di fare ricorso al TAR. La cosa “non risponde affatto a verità”, secondo il legale del municipio barziese, l’avvocato milanese Claudio Linzola che in una nota di oggi fornisce la sua versione sul “brevissimo incontro tenutosi con i Signori Comaschi” (i titolari della villa di Sorcà, appunto).

“Ricordo molto bene – dichiara il professionista – che i predetti erano stati da me avvisati, a richiesta del loro avvocato su come intendesse procedere il Comune, che in assenza di impugnazione dell’ordinanza, il procedimento avrebbe proseguito il suo corso.  Tant’è vero che alla nuova richiesta dell’avvocato di sapere se il richiamo al ricorso dovesse essere inteso quale “suggerimento”, replicai – ancora molto chiaramente – che non si trattava affatto di un suggerimento ma di un avvertimento, come peraltro scritto nell’ordinanza notificata, in merito al dovere per l’Ente di procedere”.

“Tanto segnalo – conclude il legale del Comune di Barzio -, affinché non possano esservi dubbi di sorta in ordine alla trasparenza, correttezza e linearità degli atti assunti e dei comportamenti tenuti nei confronti dei Signori Comaschi, i quali hanno evidentemente confuso, nella migliore delle ipotesi, quanto avvenuto”.

 

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