CREMENO – Molto apprezzato ieri a Cremeno il viaggio a ritroso nel passato delle anime di “Giulietta e Romeo“, spettacolo proposto dal centro di sperimentazione teatrale Teatro Blu di Varese. Rivivendo i momenti salienti della loro storia, le anime dei celebri amanti vagano alla ricerca di una motivazione alla loro tragedia, alle parole non dette, ai silenzi e alle paure.

Una messa in scena ricca di significati, situazioni e immagini in cui sono stati privilegiati il valore e la forza dei sentimenti: la passione e l’amore innocenti, lo slancio generoso per viverli, la giovinezza, in contrapposizione con una società in crisi, ingovernabile e rissosa. Gli adulti sembrano non poter risolvere i conflitti sociali attraverso la tolleranza, la generosità d’animo e la maturità, così come le lotte familiari non possono essere sedate con la necessaria sensibilità e disponibilità umana. Una pièce segnata da dolore, disperazione e morte, ma ricca di uno slancio vitale senza confronti.

In scena Giulietta (Silvia Priori) e Romeo (Roberto Gerbolès) in un vortice di ricordi e riflessioni, nostalgia e rimorsi. Il dialogo sincero delle due anime, danzanti sulla cripta che ne accoglie i corpi, contrasta con l’incomunicabilità che travolse le loro esistenze. I livori tra le famiglie rivali, l’amore nascosto agli amici, il non-detto tra gli stessi amanti.

Un messaggio che si cala anche nelle esigenze della nostra epoca sottolineando la necessità di approfondire il significato del rapporto tra adulti e giovani attraverso la ricerca di nuovi codici di comunicazione.

Egregia prova per i due attori, nonché autori dei dialoghi e registi, molto applauditi da un pubblico coinvolto e attento, che non ha saputo resistere dal tributare una meritata ovazione a Gerbolés dopo la scena del duello.

Circa 200 gli spettatori soddisfatti distribuiti attorno al palco di piazza Europa, da ripensare invece la scelta della location, che incastrata tra esercizi commerciali e parco giochi forse si presta a babydance e a complessi musicali, ma certamente non aiuta gli attori e il pubblico interessato.