INTROBIO – Centinaia di persone assiepate in una chiesa troppo piccola per contenere l’enorme quantità di amici, parenti e semplici conoscenti. Andrea Rupani, scomparso lunedì mattina ai Piani di Bobbio, viene salutato da una folla senza precedenti. Molti quanti sono dovuti rimanere fuori dalla parrocchiale già intorno alle due, mezz’ora prima dell’ora fissata per le esequie. Gente di tutte le età, provenienti dalla Valle e oltre. In chiesa rappresentanti di associazioni, degli sci club, tantissimi alpini.

Le auto erano parcheggiate fino ai confini del paese di Centro Valle. Intanto alle 14:30 gli impianti dell’ITB a Bobbio si sono  fermati per un silenzioso omaggio alla memoria di Rupani.

La folla accalcata in preghiera attorno alla parrocchia di Sant’Antonio è sembrata voler stringere in un abbraccio Andrea e al sua famiglia. Tanta commozione ha attraversato la navata della chiesa. La messa è stata concelebrata dal prevosto, don Marco Mauri, unitamente a sei sacerdoti e con la partecipazione del diacono Fabrizio Valsecchi

Recitate le preghiere del cacciatore di montagna e dell’alpino, un applauso ha accompagnato i ricordi lasciati da Andrea agli amici, “luce speciale e forte” con la promessa che “guardando oltre i Campelli cercheremo nelle sfumature del cielo la tua bandana e il tuo splendido sorriso“.

Nel clima mesto e tra tanto dolore anche un sorriso quando al termine della funzione la vedova Eugenia, rimasta davanti alla chiesa a salutare decine e decine di persone, ha dovuto colmare a passo di corsa la distanza rispetto alla processione diretta al cimitero e ha detto “Non mi aspetta nemmeno stavolta…”.