PREMANA – Dopo le dimissioni dei sette consiglieri di maggioranza provocate dal caldissimo tema dello sfruttamento idroelettrico sul torrente Fraina, il Prefetto di Lecco Liliana Baccari ha deciso, a poco più di 24 ore dal convulso ultimo consiglio comunale, di affidare le sorti del Comune a un commissario.

Sospeso quindi il sindaco Nicola Fazzini e l’intero consiglio, in municipio si insedierà Marcella Nicoletti, Vice Prefetto Aggiunto.

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A seguito delle dimissioni volontarie non contestuali di 7 consiglieri su dieci del Comune di Premana, ai sensi dell’art. 141 comma 1, lett. b), punto 4, del D.lgs.vo n. 267/2000, è stato sospeso il Consiglio comunale medesimo.
Allo scopo di assicurare la provvisoria gestione dell’Ente locale, il Prefetto ha sospeso il predetto organo ed ha nominato la Dott.ssa Marcella Nicoletti, Vice Prefetto Aggiunto, Commissario Prefettizio.

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A questo punto si aprono due distinti discorsi, entrambi importantissimi: il primo riguarda il “pomo della discordia” ovvero la questione della Val Fraina. Il Commissario prefettizio entrerà nel merito e dunque deciderà in proprio se concedere o meno lo sgravio dell’uso civico alla Energia Futuro – autorizzando de facto l’azienda della Bissi Holding a far partire la nuova centrale idroelettrica sulle acque del torrente premanese? Oppure come sostengono in molti, si tratta di materia che va al di là della semplice “ordinaria amministrazione” e dunque l’ufficiale di Governo delegato dalla Prefettura non vi metterà mano, lasciando l’incombenza della decisione alla prossima amministrazione comunale?

Punto due: le elezioni. L’entrata in scena della dottoressa Nicoletti prelude al ritorno alle urne. I tempi potrebbero essere relativamente brevi (si parla di urne aperte giù in primavera), ma di certo Premana avrà un nuovo sindaco e una nuova giunta nel corso del 2017.

 

 

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