Buongiorno,
siamo un gruppo di valsassinesi che la pensano in modo diverso e volevamo rispondere alla lettera di alcuni fedeli che si lamentano dei comportamenti dei Parroci.

Prima di tutto dobbiamo pensare che i Parroci e gli altri preti sono umani e non possono arrivare da tutte le parti, considerando anche la media della loro età.
Inoltre noi valsassinesi certo non siamo cittadini di quartiere, ma la Valsassina è formata da più comunità pastorali che a loro volta si compongono di più parrocchie, smistate su un vasto territorio e le esigenze di ognuna sono diverse.

Detto questo ecco perché non riescono a passare in tutte le case per le benedizioni Natalizie, celebrano riti religiosi decanali anziché nei vari paesi.
Per non parlare della burocrazia, è dappertutto: nelle nostre case, nei posti di lavoro, nelle scuole e quindi anche nelle parrocchie, visto che anche loro hanno costi e ricavi da gestire, dunque anche i nostri Parroci per forza devono fare i ragionieri.

La chiesa sta cambiando certo, ma come dice Papa Francesco: “il mondo di oggi ha tanto bisogno di testimoni” e i testimoni della fede sono tutti i fedeli, allora dobbiamo provare anche noi a cambiare la nostra mentalità, anche se da valsassinesi non è facile perdere tradizioni che ormai sono presenti da anni, però possono sempre nascerne altre e nuove.

Se viene minacciata la chiusura dei nostri oratori o delle nostre Chiese allora diamo la nostra disponibilità per far si che restino aperti.
E’ comunque grazie alla collaborazione che le cose vengono bene.

In questo periodo si stanno organizzando i presepi viventi ed è con l’aiuto di tanti fedeli che si riescono a fare, non solo di una persona o di un Parroco.
Buon Natale a tutti!

 

 

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