IL RITORNO DI TORO SEDUTO: “UNA VALLE SENZA MEMORIA”



I rappresentanti nelle istituzioni di questa nostra terra, di questa valle, sono proprio ”senza memoria”.

Prendiamo ad esempio il 60° dei trattati per la fondazione dell’UE celebrati a Roma in questi giorni: nessuno dei 27 – tanto meno i rappresentanti dell’Italia – ha ricordato le fatiche dei padri fondatori: De Gasperi, Adenauer e Schumann.

Addirittura alla Merkel – il suo entourage – non è stato capace di fargli riconoscere il sindaco di Roma, oppure se glielo hanno fatto presente – ha fatto una figura internazionale di m. dicendo come riporta la stampa: …”Lei è il sindaco, presumo!…”

Senza memoria si va a “sbattere”: prendiamo la nostra Valle:

  • A Ballabio, il sindaco commissiona uno studio geologico circa la verifica della possibilità di riaprire la pista ciclabile di Balisio (costo alle pubbliche casse €. 12.000). Un particolare che forse il sindaco ha dimenticato: la minoranza di allora (che oggi rappresenta?) era contraria a questa famigerata opera ed ora lei per giustificarsi una eventuale apertura o chiusura, spende altri dodicimila €.

Per valutare questo atteggiamento sarebbe bastato – allora con il sindaco Pontiggia e oggi con l’attuale prima cittadina -, recarsi a piedi sul percorso della pista, guardarsi in alto e, senza l’ausilio di alcun geologo decidere di chiuderla e lasciare spazio ancora ai caprioli.

  • A Pasturo l’attuale sindaco si dimentica che qualche anno fa (come vicepresidente della Comunità Montana) ha votato un ordine del giorno in assemblea comunitaria contro il proliferare di centraline elettriche in derivazione dei nostri torrenti in fase di prosciugamento. Infatti – con l’ausilio del suo staff e, ovviamente con il suo consenso -, ha dato corso alla concessione rilasciata dalla Provincia alla Soc. IDRA e sempre con il suo consenso ha fatto realizzare il super mega capannone mandando tanti cittadini di Pasturo su tutte le furie.

  • Cosi ha fatto Cortenova con il medesimo staff che assiste il sindaco di Pasturo

  • A Barzio – sede della Comunità Montana – il presidente prof. Carlo Signorelli ed il dottor Guido Agostoni – neanche sanno, o fanno finta di non sapere, che il Comune di Barzio ha adottato una variante al PGT per la formazione del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) per tutelare il più possibile l’area di fondovalle dove ha sede la Comunità Montana.

L’avviso di questa variante è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia dello scorso 15 febbraio e la presentazione delle osservazioni scade il prossimo 15 aprile (vigilia di Pasqua ’17): si “spera” che la Comunità Montana si esprima a favore del PLIS che tutela e protegge da speculazioni – che potrebbero essere prossime – sullo sfruttamento delle aree di fondovalle.

  • A Introbio, finalmente una buona notizia, il Tribunale delle acque di Roma, ha di fatto salvato “per ora” la cascata della bocchetta di Biandino.

Si ricorderà il sindaco di questo fatto oppure, appena i lussemburghesi ritorneranno alla carica si dimenticherà di tutto?!

Speriamo che il sindaco e gli introbiesi non perdano la “memoria”

  • A Premana non si riesce a trovare nessuno che si impegni per il volontariato nella locale Croce Rossa. Il paese ha sempre insegnato a tutti i centri della Valle, e non solo, l’importanza del volontariato; è possibile che anche Premana abbia perso la memoria ?

Ci siamo dimenticati di tutto – per comodità o convenienza – sarà il caso di ripescare nei nostri cassetti la “memoria perduta”. Ascoltando e rileggendo le azioni che sono state compiute da chi ci ha preceduto e fare di tutto per proseguirle. Mi sembra che tutto questo non stia accadendo.

Il Papa sabato ha detto ai ragazzi presenti allo stadio di S. Siro di ascoltare i genitori ed i nonni. Se il Papa dice ciò ai ragazzi (future generazioni) è perché anche dal suo punto di vista registra una generale perdita di “memoria” nella nostra variegata società. Infatti ha spronato i genitori a fare i genitori, per far si che i ragazzi li ascoltino insieme ai nonni.

Il problema è che da noi i “bambini” (istituzioni) sono dimenticati ed i genitori e nonni non sono ascoltati o non si fanno sentire. Ma il problema è anche che questa società – e questa nostra Valle – non dimentichi la memoria dei nostri genitori e nonni che ci hanno regalato, con la loro azione, questa nostra bella valle che vale la pena di proteggere e tutelare per consegnarla cosi com’è alle future generazioni.

Toro Seduto

 

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