A BINDO, UN VOLUME E UN VIDEO:DUE LANCI ALLA FESTA DI SAN BIAGIO



La nuova struttura polivalente di Bindo era gremita di tantissime persone per la presentazione del libro "Il silenzio di domenica mattina" e la prima proiezione del film "Buracos l’eredità del diamante". Il lungometraggio racconta la fatua ricchezza di una cittadina nel Mato Grosso in Brasile, nata sull’onda della presenza dei cercatori di diamanti e altrettanto decaduta quando la vena dei preziosi è stata quasi completamente sfruttata. Lì è nata l’Operazione Mato Grosso, l’organizzazione attiva in sud America, dove ha creato scuole ed ospedali.

A Poxoreo arrivò nel ’64 don Pietro Melesi, sacerdote originario di Cortenova, subito ribattezzato dai locali don Pedro. Con forza di volontà, capacità organizzativa e proprio lavoro anche manuale impiantò un ospedale e un centro educativo per i ragazzi, strutture che servirono a dare una speranza a un luogo dove la povertà era soprattutto culturale e dove i cercatori di diamanti spendevano la loro piccola ricchezza momentanea in feste e prostituzione senza la capacità che deriva dall’istruzione di trasformare il loro guadagno in benessere per loro e per il luogo dove vivevano. Alla proiezione erano presenti l’autore Matteo Ferrarini e don Luigi Melesi, fratello di don Pedro, anch’egli tra i fondatori dell’Operazione Mato Grosso.

Prima di questo momento, Nadia Alessi e Diego Invernizzi hanno presentato i contenuti del libro "Il silenzio di domenica mattina", che ha raccolto le storie di chi è stato vittima della frana del 2002 e di chi ha poi lavorato alla ricostruzione di quanto è stato sommerso dal fango. Come nel libro, anche durante l’incontro di oggi si sono sentite tante voci. Qualcuno ha riproposto le ferite di allora: "Siamo restati da soli", altri invece hanno sottolineato come l’evento abbia mostrato la capacità delle persone di Cortenova di reagire per diventare "Più forti di prima". In sala c’erano il sindaco di oggi Luigi Selva e molti degli imprenditori colpiti dal disastro di allora,

Mentre alle spalle scorrevano le foto contenute nel libro (alcune esclusive e mai viste, come quelle donate dai Vigili del Fuoco) sono stati ricordati alcuni dei passaggi interessanti che si leggono nelle pagine della pubblicazione, tra i quali la natura della frana descritta dal naturalista Lorenzo Greco.

"Nonostante la frana abbia spezzato il corso delle vite di molti e abbia lasciato conseguenze indelebili ancora molto presenti, Cortenova e Bindo devono essere orgogliosi della loro capacità reativa a un evento così terribile. Tenacia, determinazione e organizzazione sono stati gl’ingredienti che permisero la rinascita. La Valsassina può sicuramente essere da esempio per altri posti colpiti da calamità naturali" ha concluso Nadia Alessi che ha voluto questo libro e ne ha curato la realizzazione con la collaborazione di Diego Invernizzi.

 

 

 

Fotografie: Cesare Canepari, Seba, S. Terrani

 

 

 

 

 

 

 

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