Due anni fa, anche in nome dell’amicizia con Norberto Manzoni, si è imbarcato in un’avventura difficile: il salvataggio della allora Pro.Fer.All. Un’azienda in gravissima crisi, in un settore che oltretutto non era nemmeno il suo. Aristide Stucchi, titolare della AAG di Olginate, risponde alle domande di Valsassinanews e chiarisce quanto accaduto in questi giorni. Ma soprattutto illustra le prospettive della nuova realtà nata dal salvataggio della storica azienda valsassinese.

Dottor Stucchi, allora: che succede alla PFA?
"Chiunque mi conosca sa quanto sia rilevante per il sottoscritto il fattore umano, accanto allo spirito puramente imprenditoriale. Quindi si capisce bene quanto le decisioni che sono state prese recentemente [vedi nostro articolo di ieri, ndr] siano state ben ponderate, in un contesto che comunque le aveva rese ineluttabili e indifferibili".

In pratica lei conferma quanto anticipato dal nostro giornale.
"Ho letto il vostro articolo e in linea generale quanto contenuto, sì, lo posso confermare. Ma a lato dei fatti avvenuti nel passato recente, mi preme il futuro di questa impresa…".

Parliamone.
"Dunque, abbiamo preso in mano la Pro.Fer.All in condizioni davvero precarie; a distanza di due anni come avete scritto si è completata l’acqusizione completa del ramo di azienda e abbiamo portato la forza lavoro da 44 a 75 dipendenti. Ora si cambia anche il management, con un team direttivo composto da figure scelte in base al loro alto profilo, professionale ma anche umano – per tornare a quanto si diceva prima. Amministratore delegato e Direttore Generale la dottoressa Amelia Corti, il direttore finanziario sarà Anselmo Corti e quello commerciale Marco Pischiutta. Infine Biagio Carbone è il nuovo direttore industriale".

A conferma che serviva dare una svolta…
"Guardi, certamente questo team saprà guidare meglio di prima l’organizzazione della PFA".

Più chiaro di così….