Inizia di buon mattino il tour del presidente "f.f." (facente funzioni) della Provincia di Lecco Stefano Simonetti, che visita con i tecnici di villa Locatelli la scena della frana. E già lì la giornata comincia male, anzi malissimo. perché come era già evidentissimo da ieri, sono cavoli e amarissimi. Lo smottamento è enorme, riguarda un ampio tratto e ha fatto danni gravi anche alla carreggiata della Provinciale della Val Varrone. Si prevedono tempi lunghi per la sistemazione ma soprattutto: bombe. Non metaforiche: servirà tanto esplosivo per "bonificare" l’area. Sembra un controsenso ma "mettere in sicurezza" combacia con "far esplodere delle cariche". Quando si ha a che vedere con frane di questo tipo è proprio così.

E a meno che non siate dei trafficanti d’armi, l’esplosivo costa una cifra. Aggiungendo il resto (disgaggi, pulizia, ripristini e quant’altro) la somma necessaria, a spanne, è a cinque zeri o quasi, tra gli 80 e i 100mila euro appunto. Reperire una cifra così, "extra", con i vincoli alla spesa pubblica è secondo Simonetti pressoché impossibile, per questo si rivolgerà al Governo e alla Regione. In particolare all’amico Ugo Parolo, sottosegretario con Maroni alle Politiche per la Montagna. Più che ricevere una mancia, a quanto pare si tratta di ottenere lo sblocco di soldi giacenti ma appunto immobilizzati dai soiliti patti e patterelli. Un’impresa insomma.

Il nervosismo si trasferisce, con l’assessore e presidente "f. f." fin giù a Dervio, dove Simonetti è atteso dai sindaci che originariamente erano lì per discutere delle prospettive del famoso "peduncolo". Ma chiaramente oltre a quello si è parlato anche dell’emergenza originata dalla frana di ieri. Con l’ovvio malumore dei rappresentanti dei paesi interessati da un punto di vista viabilistico.

SERVIRA’ UNA COSA DEL GENERE ANCHE A PAGNONA. (FOTO DI ARCHIVIO)