Il mercato del lavoro in Provincia: come cambia l’occupazione



Si è svolta in mattinata alla Camera di Commercio di Lecco una conferenza sul mercato del lavoro della nostra provincia. Presenti alla seduta l’assessore provinciale al lavoro Fabio Dadati, il vice-presidente di Network Occupazione Giacomo Arrigoni e la vice-presidente della Camera di Commercio Rossella Pulsoni. Sono stati resi noti per la prima volta i dati sul lavoro nel lecchese del 2009. Dati molto importanti, perché riferiti a un momento clou, visto che si concretizza un discorso iniziato mesi fa che vede la collaborazione tra Provincia, Camera di Commercio, Network Occupazione con il supporto tecnico del CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario per i servizi Pubblici) dell’Università Statale di Milano Bicocca e del Gruppo CLAS (con il dott. Luca Schionato), che si occuperà del coordinamento e dell’analisi dei dati rilevati.

Per la prima volta i risultati raccolti dai Centri per l’impiego vengono elaborati scientificamente e analizzati da esperti del settore; tutto ciò per ricavare informazioni preziose sull’andamento del mercato del lavoro locale e progettare così politiche economiche migliori e su dati attendibili.

I dati nel lecchese sono molto simili a quelli lombardi. Ovviamente negli ultimi anni (in un lasso di tempo che va dal 2006 al 2009) nella domanda di lavoro si registra una lieve crescita fino a metà del 2008 dopo di che, subentrata la crisi mondiale, si nota un calo. Dalle dichiarazioni del Dott. Schionato si è potuto osservare un calo drastico dei lavoratori interinali e una lieve flessione negativa dei dipendenti con contratto a tempo determinato (stagionali compresi). Fortunatamente quasi tutti coloro con contratto a tempo indeterminato sono riusciti a conservare il proprio lavoro, questo però solo grazie agli ammortizzatori sociali.

Tra i vari settori si nota la lieve perdita dell’industria e delle costruzioni, a vantaggio del terziario che invece nell’ultimo periodo ha guadagnato. Insomma, un mercato del lavoro che, come hanno concluso i relatori, non è stabile, ma è sempre in mobilità e riorganizzazione; da qui il consiglio a tutti di rinnovarsi per riuscire a rientrare frequentemente nel panorama lavorativo.

Un dato finale che rispecchia la situazione odierna ci viene dato dal professor Mezzanzanica dell’Università Statale di Milano Bicocca: “Negli ultimi anni nel territorio provinciale lecchese circa il 30% dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato ha cambiato lavoro. Ciò significa che un lecchese su tre ha cambiato. Oggi i contratti a tempo indeterminato in realtà durano mediamente due anni”.

Fra circa due mesi potremo avere risultati sui primi mesi del 2010.
 

 

 

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