STRADA HORROR ALLA CULMINE, DALLA PRIMA LETTERA DI PASQUINI A POLANO: “IL CARTELLO È SUPERFLUO, TRATTA BERGAMASCA MIGLIORE”



ALTOPIANO VALSASSINA – In margine alla seduta del consiglio provinciale “in trasferta” lunedì a Bellano, l’esponente valsassinese di Libertà e Autonomia Antonio Pasquini ha reso pubblica la lettera inviata al presidente di Villa Locatelli a proposito delle disastrate condizioni del tratto lecchese della Provinciale in zona Culmine di San Pietro.

Un testo che ironizza sulle differenze “visibili” tra la parte bergamasca della SP – nettamente meglio tenuta – e quella di nostra competenza. Come dire che  il cartello indicatore del confine fra le due province “è superfluo”…

Caro Presidente,

approfittando di qualche giorno di riposo martedì 14 agosto mi sono recato con il Sindaco di Cassina Valsassina, Roberto Combi, sulla strada provinciale 64 Prealpina Orobica.

Abbiamo percorso l’ intera strada, oggetto di una recente ordinanza per l’ istituzione del limite ti 30 km/h a causa della deformazione del manto stradale, sino al confine con la Provincia di Bergamo

La strada in oggetto, come ben saprai, collega la Valsassina alla Val Taleggio e, soprattutto durante il periodo estivo e primaverile, è meta di numerosi ciclisti e motociclisti che raggiungono la Valsassina attraverso questa importante via di comunicazione.

Non ti nego una certo disagio quando ho attraversato il confine fra le due province, il cartello è superfluo, si vede chiaramente dove è il tratto di competenza della provincia di Bergamo e quello di competenza della provincia di Lecco. Nel tratto di strada bergamasco la carreggiata è più larga, il manto stradale è in discrete condizioni, i parapetti sono funzionali e la segnaletica orizzontale è ben visibile, così come si può notare lo sfalcio dell’erba ai lati della carreggiata.

Sul tratto di strada di nostra competenza invece sembra di percorrere un’arteria che appartiene ad un altro stato. Stessa strada ma due mondi completamente diversi. Sul tratto lecchese vi sono parecchi cedimenti dell’asfalto, parapetti in pessime condizioni, vegetazione che riduce la carreggiata ecc.ecc.

Sono consapevole che l’ordinanza numero 19, del 7 agosto scorso, che limita la velocità massima consentita a 30 km/h si è resa necessaria per le pessime condizioni del manto stradale e per l’oggettiva impossibilità di procedere con celerità a lavori di manutenzione ordinaria.

Considerato le pessime condizioni del tratto di nostra competenza e l’importanza della arteria di collegamento fra la Valsassina e la bergamasca, Ti chiedo di approfondire la problematica con il consigliere delegato Giampietro Tentori e l’Ing. Angelo Valsecchi e di valutare la possibilità di mettere in cantiere degli interventi quanto prima.

Grazie per la tua cortese attenzione

Cordialmente

Antonio Pasquini
consigliere provinciale
gruppo “Libertà e Autonomia”

 

 

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