Egr. Direttore,
con la presente approfittiamo del suo spazio per fare un po’ di chiarezza rispetto alla missiva a firma Gruppo “Noi per Pasturo e Baiedo” apparsa nei giorni scorsi sulle pagine di Valsassinanews.
Ci sembra di cogliere nella stessa una confusione di fondo, data dal voler mettere in forzata correlazione la costruzione della nuova scuola, resa possibile grazie ai fondi del PNRR e del Gestore dei servizi energetici (Gse), con l’adeguamento per il 2025 delle tariffe della tassa rifiuti.
Si tratta di un’associazione semplicistica e quanto meno impropria considerando che, come previsto dalla vigente normativa, i costi del servizio di gestione dei rifiuti (raccolta, conferimento, recupero e smaltimento) sono inseriti in un apposito e predeterminato Piano Economico Finanziario, PEF, (approvato nel 2024 per il biennio 2024/2025 anche con il voto favorevole dell’attuale Capogruppo di minoranza) ne consegue, come noto, che le tariffe dell’utenza devono coprire integralmente i costi del servizio, non andando a coprire altre spese, come forse in maniera un po’ fantasiosa la minoranza vorrebbe far intendere, né tantomeno si possono, nemmeno volendo, destinare altre risorse comunali alla copertura del predetto PEF.
Di fronte ad un aumento generalizzato dei costi alla produzione che impatta a vari livelli e quindi anche su un servizio come quello dei rifiuti che prevede varie fasi che, non va dimenticato, iniziano per la gran parte delle utenze con la raccolta porta a porta, anche le tariffe hanno visto un adeguamento. Evidenziamo che non si tratta di una scelta discrezionale dell’Amministrazione ma del rispetto del quadro normativo nazionale (che quest’anno prevede anche una nuova componente perequativa di € 6,00 a utenza per il c.d. “bonus sociale”) e della necessità di garantire la copertura totale dei costi del servizio.
Dovrebbe essere anche evidente alla minoranza che sottolinea come l’attività qualificata come “banca” abbia subito un aumento del solo 6% che Pasturo non è Francoforte, ovvero la presenza di attività “banche” è limitata ad un solo sportello, peraltro non propriamente lo torre di Unicredit, ne deriva che anche prevedendo un aumento ben maggiore per questa tipologia si avrebbe avuto un effetto sul gettito pressoché nullo.
Si è scelto di cercare di salvaguardare le famiglie le quali subiscono già l’impatto di rincari e aumenti di costi ormai generalizzati e la cui produzione di rifiuti è di tipo domestico e non legata ad alcuna attività economica o d’impresa.
La minoranza ritiene che le attività economiche non vadano penalizzate, giustissimo, lo condividiamo appieno, ci chiediamo però se questa non sia solo una mera leziosa affermazione di principio e a tal proposito siamo andati a riscontrare le attuali tariffe per il 2025 rispetto a quelle applicate nel 2018, lasciando al lettore ogni possibile considerazione:
In Consiglio comunale è stato anche chiarito che sino al 2022 è stato possibile agire sulla riduzione delle tariffe TA.RI., per famiglie e per attività economiche, con i c.d. ristori COVID che come Amministrazione abbiamo applicato sino all’ultimo euro possibile; ristori che però cessata l’emergenza, non sono stati più stanziati dal Governo.
In questi anni di amministrazione abbiamo cercato, collaborando in stretta sinergia con Silea, di agire su un costante miglioramento del servizio che crediamo, tolti gli occhiali ideologici della minoranza, tutti possano vedere ogni giorno, ci riferiamo per esempio alla casetta ecologica per alcune utenze e al ritiro porta a porta del vetro, entrambe attivati dal 2021, e allo spazzamento stradale e delle caditoie. Accanto a questo con il c.d. sacco rosso stiamo portando avanti azioni volte a razionalizzare la banca dati delle utenze, questo crediamo ci consentirà di agire con equità sulle tariffe alla cittadinanza.
Quanto agli aumenti Imu e Irpef è stata una scelta che alla fine del 2024 molti altri Comuni sono stati costretti a fare, da un lato il taglio ai trasferimenti che a vari livelli colpisce i bilanci comunali e l’inflazione che colpisce anche i Comuni su ogni servizio reso alla cittadinanza e non da ultimo le spese legate “al settore sociale” , spese correnti quindi che nulla hanno a vedere con quelle in conto capitale, per le quali gli enti sono chiamati, in maniera sempre più significativa, a partecipare, ci riferiamo per esempio all’assistenza educativa scolastica, alla frequenza di centri educativi e di formazione e professionali, ai progetti socio-educativi attivati dalle scuole, solo per citarne alcune.
Infine l’attuale Amministrazione viene additata di essersi dimenticata delle associazioni, per il 2024 sono stati però stanziati contributi straordinari a fronte di spese di tale natura per due realtà associative che per storia, attività svolta, numeri di associati, anche con riferimento a bambini e giovani, sono molto dinamiche a Pasturo. Il nostro auspicio per il 2025 è quello di riservare la stessa attenzione ai vari gruppi e associazioni attive a Pasturo, nella franca convinzione che il tessuto associativo sia un valore aggiunto e un arricchimento collettivo per il nostro paese e per chi lo abita.
Ringraziamo per lo spazio concessoci e salutiamo cordialmente la redazione e i lettori.
Il Gruppo Competenza e Rinnovamento
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