“FONDO VALLI PREALPINE”, PAROLO ARRIVA A LECCO E PORTA OLTRE UN MILIONE PER VALSASSINA E LAGO



valli alpine Parolo 2LECCO – Il sottosegretario di Regione Lombardia alle Politiche per la Montagna e Macroregione alpina (Eusalp) Ugo Parolo ha partecipato oggi pomeriggio a Lecco alla “fase di animazione territoriale” della Strategia di Sviluppo locale ‘Valorizzazione turistica delle Valli prealpine della provincia di Lecco: Grigne, Valsassina e Pian dei Resinelli’, finanziata a valere sul ‘Fondo regionale per lo sviluppo delle Valli Prealpine‘, di cui sono stati illustrati i diversi interventi previsti.

Per il territorio di Lecco – dove le due comunità montane Lario Orientale e Valle San Martino e  quella della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera hanno presentato un unico progetto per un totale di 8 comuni (Abbadia Lariana, Ballabio, Esino Lario, Morterone Pasturo, Perledo, Primaluna, Varenna) 133 chilometri quadrati e 14.020 persone – nello specifico, il fondo prevede un milione e 300mila euro (che tenendo conto del cofinanziamento raggiungono un totale di un milione e 900mila) da destinare a tre tipologie d’interventi suddivisi su tre aree guidate dal filo conduttore della valorizzazione della competitività turistica dei territori montani: qualificazione dei percorsi ambientali e sportivi, della mobilità cosiddetta dolce, dei percorsi storico-culturali (nella tabella il dettaglio).

valli alpine Parolo 3

Tra gli investimenti più ingenti in Valle spiccano i 400mila euro per la sistemazione integrata dei percorsi culturali di Primaluna: Parco Minerario di Cortabbio, Palazzo Zamboni e Torre di Primaluna e il recupero dell’area archeologica della Rocca di Baiedo, a Pasturo a cui andranno 200mila euro. Da notare, inoltre, che il progetto permette di andare a beneficio di altri Comuni che non aderiscono alla strategia: è il caso di Introbio e Barzio nei cui territori verrà messa a posto la pista ciclopedonale (150mila euro). “La Regione – commenta Parolo – ha molto apprezzato l’idea di puntare non tanto sul lago, ma maggiormente sul territorio che sta all’interno”.

Il sottosegretario sottolinea l’innovazione della procedura utilizzata nel bando: “La graduatoria definitiva viene stilata solo dopo il confronto col territorio in modo da evitare inutili ricorsi per eventuali documentazione mancante. Si tratta, per fare una considerazione politica, di un progetto che si costruisce dal basso, in cui si condivide la responsabilità della scelta dell’utilizzo delle risorse pubbliche. Così dietro tale scelta non c’è solo burocrazia, ma ragionamento e condivisione”.

Importanti anche le tempistiche strette previste dal bando: “Entro la fine della settimana, dato che la documentazione presentata era già conforme, la Regione emanerà il decreto e stanzierà le risorse. Di queste un terzo andrà impegnato entro il 2017 e i restanti due terzi a fine 2018. La fine dei lavori dovrà essere entro il 2019. In questo modo i cittadini vedranno in pochi mesi i primi risultati di tale strategia”.

 

 

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