PIRELLI RITORNA A PIAZZA AFFARI E LASCIA MEDIOBANCA, DANDO IL VIA ALLA DEMOLIZIONE DEL VECCHIO PATTO DI SINDACATO.



Con una nota ufficiale Pirelli ha confermato l’uscita dal patto di sindacato di Mediobanca. Nella comunicazione ufficiale il gruppo milanese ha reso noto “al presidente dell’Accordo per la partecipazione nel capitale di Mediobanca la decisione di esercitare il diritto di disdetta dall’accordo”. Il 31 dicembre, quindi, l’uscita avrà effetto e Pirelli metterà sul mercato l’intera partecipazione, pari a 1,79%.

Non si può nascondere che questo denaro sarà sicuramente utile per riparare il debito, ora che il ritorno in Borsa è ormai tangibile. L’azienda guidata da Marco Tronchetti Provera, che a breve diventerà ex Vice Presidente di Mediobanca, non ha parlato delle motivazione che l’hanno portata a questa scelta.

Bisogna però riconoscere che la stessa Piazzetta Cuccia, con il suo AD Alberto Nagel, prova da tempo a rendersi indipendente. Ricordiamo che, in un certo senso, i rapporti hanno iniziato a cambiare due anni fa, quando Mediobanca consegnò le quote all’Opa di Marco Polo.

L’uscita non è una minaccia per il resto degli azionisti (Unicredit, Bolloré, Mediolanum): per il momento non andranno sotto il 25%, soglia che assicura il restauro automatico del patto tra i soci storici per il successivo biennio. Possiamo però parlare di un principio di sgretolamento di un’alleanza, simbolo dei salotti buoni della finanza, nata negli anni ‘70 e composta da UniCredit, Mediolanum, Fininvest, Benetton, il gruppo Gavio, Italmobiliare e il gruppo Bolloré.
La banca sta quindi lasciando la forma di una holding per trasformarsi in un gruppo bancario distinto.

Tuttavia, anche Unicredit punta a diminuire la sua presenza in MedioBanca, appena i valori della Borsa saranno quelli giusti, il che potrebbe significare un’attesa lunga qualche anno. Dunque c’è abbastanza tempo a disposizione affinché arrivi prima la ristrutturazione automatica del patto e poi, successivamente, quello dei vertici di Piazzetta Cuccia. Dal 2020 sarà il consiglio d’amministrazione uscente a scegliere i consiglieri, e non gli azionisti, l’assemblea di fine settembre sarà quindi importante perché verrà stilata l’ultima lista di maggioranza per il cda. Marco Tronchetti Provera, come prevedibile, non rientrerà nella lista dei prossimi vertici della banca.

Il nuovo consiglio d’amministrazione, che sarà poi votato il 28 ottobre, avrà modalità diverse rispetto al passato, sarà più snello: i consiglieri non saranno più 17 ma 15 e a maggioranza indipendenti. A lasciare il comitato probabilmente non sarà solo Provera ma anche Gian Luca Sichel e Alexandra Young, consiglieri di amministrazione di Mediobanca. Dovrebbero essere riconfermati l’amministratore delegato Alberto Nagel, il presidente Renato Pagliaro e il direttore generale Francesco Saverio Vinci.
Dopo la riunione del 22 settembre Unicredit e Bollorè perderanno entrambi un rappresentante.

Ritornando a Pirelli, e alla sua uscita, pare che l’azienda stia concentrando le sue forze nei campi “tecnologicamente più avanzati, ad alta crescita e ad alta redditività” e forse non è il momento adatto per dedicare energia e concentrazione a ruoli finanziari come quelli in Piazzetta Cuccia.

Il focus della Bicocca sarà sui prodotti “High Value”, ovvero sui prodotti più a alto valore, “che include dunque tutti i pneumatici di calettamento superiore o uguale ai 18 pollici, e anche tutti i pneumatici c.d. Specialties e Super Specialties (indipendentemente dalla dimensione) che rispondono a esigenze specifiche (es: runflat, seal inside, PNCS, Colored)”. Secondo una nota, le previsioni 2016-2020 il New Premium dovrebbe crescere di circa tre volte al di sopra del mercato totale, grazie anche ai rapporti con produttori di veicoli Prestige e Premium.

Come accennato, Pirelli ritorna in Borsa. Marco Graffigna (Banca Imi) ha annunciato che “Il primo giorno di scambi è atteso per il 4 ottobre”. Banca Imi è l’istituto che si è occupato dell’Ipo “la più grande e importante Ipo del 2017” ha commentato sempre Graffigna. L’offerta pubblica di vendita e il roadshow terminano il 28 settembre; il prezzo dovrebbe essere stabilito il 29 settembre, ma dovrebbe essere compreso tra 6,3 € e 8,3 €.

Durante una conferenza stampa per il ritorno in Piazza Affari dell’azienda milanese, Marco Tronchetti Provera ha dichiarato “È un evento storico per Pirelli, va in Borsa una start up con 145 anni di vita”; ma ha anche aggiunto che adesso si parla di “un’azienda diversa, proiettata al futuro, focalizzata sul segmento dei pneumatici di alta gamma”. Il suo ottimismo è palesemente riscontrabile anche quando parla del debito “Il debito sta rientrando in modo veloce, in rapporto con l’Ebitda era a 5, ora scenderà a 3 volte entro fine anno e a 2 nel 2020. Saremo in condizione di distribuire un dividendo pari al 40% dell’utile nel 2019″.

Insomma, tra l’uscita dal patto di Piazzetta Cuccia e il ritorno in Borsa, Pirelli sta per vivere una nuova stagione. Ma come hanno reagito i mercati? All’indomani dell’uscita del gruppo della Bicocca il titolo di Mediobanca ha aperto in rialzo, quindi i mercati hanno ancora fiducia nell’accordo di partecipazione al capitale sociale della banca.

 

 

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