PREMANA – Mancano meno di due settimane all’appuntamento di rito del Giir di Mont che quest’anno vedrà la sua 26° edizione con un comitato giovane e atleti di fama.

A detta di Filippo Fazzini, veterano organizzatore dell’evento, quest’anno sarà una scommessa difficile da affrontare, persino più del mondiale dello scorso anno. Infatti, il rinnovamento del comitato di organizzazione, che ha visto il passaggio del testimone dai più “anziani” ai più giovani, rappresenta la grande e bella novità di questa edizione. Decine di ragazzi che sono cresciuti guardando il Giir, hanno capito che è il loro momento e con entusiasmo hanno accettato la sfida di dare vita ad un comitato nuovo, che sarà la base per gli anni futuri.

I retroscena dell’organizzazione della corsa sono svelati invece da Massimo Sanelli, presidente dell’associazione sportiva Premana: “Dopo il mondiale molto duro dello scorso anno, la prima intenzione era quella di presentare un’edizione soft, ma, per rispettare il buon nome della corsa e la tradizione, sì è optato nuovamente per la doppia gara di 32 e 20 km“.

Dopo la presentazione del percorso, che riprende il modello del 2016, non è mancato il tempo per qualche ospite speciale. A prendere la parola sono stati infatti Tito Tiberti, responsabile dell’Italia Mountain Running, e i due “top runner” di casa, Mattia Gianola e Davide Lino Invernizzi (vincitore della gara “open” e nono in classifica generale dello scorso anno).

Spazio anche per due parole del sindaco Elide Codega, che si dice orgogliosa di poter ospitare una gara così importante dal punto di vista nazionale e sentita da tutti gli abitanti premanesi. Ricordando l’appuntamento alla vigilia della gara, con due grandi ospiti come i cugini-campioni Chevrier e Pellegrino, si è conclusa la presentazione ed è cominciato ufficialmente il countdown.

G.G.