“Se credeste a Mosè, credereste anche a Me, perchè di Me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?” Sono queste le parole finali del Vangelo di questa domenica,che Gesù rivolge ai suoi ascoltatori. É l’eterno problema della Fede!
É il problema di quelli che hanno parlato con Gesù,che hanno ascoltato la sua dottrina, che hanno visto i suoi miracoli, che hanno visto la sua morte e che hanno avuto la prova della sua Resurrezione.
É il problema di noi tutti:per ognuno di noi vale ciò che dice il protagonista della famosa opera di Dostoevskij : ”Il punto cruciale sta in questo: se un uomo imbevuto della civiltà moderna,un europeo, può ancora credere alla divinità di Gesù”. In questo sta tutta la Fede.
Qui occorre una precisazione:il mistero di Gesù non consiste solo nel fatto che Egli è Dio, ma specialmente in questo: che Gesù è Uomo-Dio!Dio si è manifestato e si manifesta sotto forma di uomo: noi crediamo in questo!
Noi pensiamo che è stata l’Incarnazione di Dio riaprirci le porte del cielo!.Eppure noi sperimentiamo ogni giorno l’inadeguatezza tra ciò che crediamo e ciò che viviamo!
Lo confessiamo con umiltà, che è la virtù dei forti; il pensiero va in questo momento a tutti quelli che non hanno fede,o dicono di non credere in Gesù e nel suo Vangelo: oh, se potessimo comunicare a loro fraternamente le nostre certezze, le nostre speranze,la nostra gioia,una gioia sempre nuova, che ci fa amare la vita e che non conosce stanchezza e noia!
Don Graziano
vicario parrocchiale
Domenica 9 settembre 2018
Seconda domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore
Rito Ambrosiano “B”
Vangelo Gv 5, 35 – 47