PREMANA – Finito il calvario per le tre famiglie sfollate di via Parini, in tutto nove persone, che rientrano a casa da subito lasciandosi finalmente alle spalle il mercoledì maledetto di Premana.
Resta in bilico però, fino al 14 luglio, la situazione di altre 29 persone: “Potranno accedere da subito in ore diurne, salvo maltempo. Ciò consentirà di iniziare la pulizia e la sistemazione dei loro edifici finora interdetti” spiega la sindaca del paese Elide Codega.
Nel dettaglio, tre attività economiche e cinque privati in via Roma, due famiglie in via monte Legnone e tre in via Repubblica hanno libertà di accesso dalle 7 alle 20. Stessa agevolazione varrà per altri otto residenti in via Roma non appena gli ingressi ai loro edifici verranno liberati dai detriti.
Altre due persone che vivono sotto frana sempre in via Roma dovranno rispettare orari più restrittivi: libertà di frequentazione dalle 6 alle 8 del mattino, dalle 17 e alle 20 del pomeriggio e nei festivi. Mentre rimane il divieto durante gli orari di lavoro dei cantieri a monte.
“Abbiamo quattro schede di somma urgenza – spiega ancora la prima cittadina – per ognuna delle quali Regione Lombardia ha stanziato 100mila euro lordi“. Si tratta di un impegno che serve a finanziare la messa in sicurezza delle due frane e la pulitura delle reti e dei paramassi sopra il paese grazie all’esistenza dei quali il paese non ha subito perdite più gravi.
“Le ditte hanno l’obbligo di fare in fretta, entro 30 giorni i cantieri devono aver terminato l’intervento e darci la possibilità di trasferire all’ente la rendicontazione così le persone potranno ritornare a casa e a lavorare senza più vincoli il 14 luglio prossimo“.
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