DALLA RSA DI BARZIO: “L’ESTATE COME PERIODO PER RIFLETTERE E RINASCERE”



L’estate è una stagione che ho sempre associato alla fase intermedia tra la fine di un anno scolastico e l’inizio di un anno nuovo: anche ora che sono adulta, e senza che io abbia figli che mi facciano vivere l’estate in questo modo, resta per me una fase di passaggio.

L’estate è il momento di passaggio per eccellenza: quando le giornate iniziano ad accorciarsi istintivamente penso che sia ora di chiudere o risolvere alcune questioni.

Un po’ come i “buoni propositi” di capodanno: penso che “a settembre sarà un nuovo inizio” e non è più tempo di rimandare.

L’estate è la stagione del cambiamento, in cui si ha la possibilità di rinnovare, progettare, pensare e pensarsi in un modo differente.

Una rinascita, in un certo senso. 

Mi viene in mente una frase a questo proposito, di Jack Folla: “Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita”.

Noi donne abbiamo risorse di cui noi stesse ci stupiamo ogni volta: ci sembra di inciampare, cadere, essere oppresse da una vita sempre troppo “veloce” e impegnativa, ma ci rialziamo sempre. Sempre.

Sopportiamo, lavoriamo, continuiamo a fare, costruire, ricostruire.
A volte ci lamentiamo ma non restiamo ferme: siamo portatrici di forza e superiamo ogni ostacolo.

La cosa incredibile è che tante donne con cui parlo non si rendano nemmeno conto di tutto questo, pensano che sia la normalità: parlavo con un’amica tempo fa, le sembrava di non “fare abbastanza”.

Stupendomi le ho “ricordato” che a 31 anni è  già madre, moglie, medico.

Oltre a questo, ha imparato a nuotare perché “non voleva fare crescere suo figlio con una mamma che non sapesse nuotare”, ha deciso di fare un corso di fotografia ed è in costante ricerca di situazioni che la facciano stare bene e migliorare.

Non è una donna meravigliosa? Non esprime forza, vitalità, positività?

A volte non ci sentiamo all’altezza, sembra di non essere “abbastanza” e lamentiamo lotte contro mulini a vento: è umano!

Ma dovremmo sempre dirci la verità e vedere con più oggettività come riusciamo ogni volta a rialzarci e (anche!) a far combattere le persone accanto a noi, con amore e solidarietà.

Estate quindi come metafora di possibile rinascita, cambiamento, riflessione. Come fermata intermedia per poter guardare “a quello che c’è, non a quello che manca”, come diceva Maria Montessori.

Estate come passaggio, come pulizia di ciò che in un modo o nell’altro abbiamo trascinato fino a qui.
Specialmente quest’anno, approfittiamo dell’estate, del passaggio, della trasformazione, per riflettere e rinascere!

Se ricordassimo una volta ogni tanto tutto quello che abbiamo vissuto e superato, potremmo raggiungere la consapevolezza di quanto siamo (miracolosamente!) speciali.


Dott.ssa Veronica Bonicalzi

Direttrice Rsa
Casa Sant’Antonio
Barzio

 

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