IL 5G PER LE TV: LE DUE FASI DI SWITCH-OFF, COSA FARE E COSA COMPRARE PER CONTINUARE A VEDERE LA TELEVISIONE



Sono in corso dei grossi cambiamenti per i segnali TV, simili a quando si passò dall’analogico al digitale. Si prospetta un blackout per chi non si informa e prepara in tempo. Entro fine anno cominceranno le comunicazioni con spot pubblicitari tramite le varie emittenti TV, per questo abbiamo chiesto a Marco Ganassa, antennista valsassinese, il punto della situazione.

Tra meno di un anno tutte le emittenti TV passeranno dall’attuale DVB-T MPEG2 al DVB-T MPEG4. Il passaggio sarà “indolore” per chi ha TV recenti ma creerà qualche grattacapo a chi ha TV/decoder più vecchi. Senza dimenticare che da giugno 2022 si passerà ulteriormente al nuovo DVB-T2 HEVC.

Dalle ricerche delle varie associazioni di settore si stima che circa 9 milioni di TV non sono predisposti per la ricezione dei segnali DVB-T MPEG4, e che tra seconde e terze TV nelle case si potrebbe arrivare alla cifra di 15 milioni di pezzi (che sono pari al 45% degli ascolti Auditel). Si parla di un numero di pezzi pari a quasi quattro volte il valore dell’intero mercato annuo dei TV venduti in Italia. Se poi si considera che per il passaggio al DVB-T2 saranno da adeguare circa 30 milioni di TV il problema è ben più serio, perché 30 milioni di TV si vendono in Italia mediamente in 8 anni.

Da studi della Fondazione Ugo Bordoni (“Diffusione degli apparati TV in Italia e scenari evolutivi edizione marzo 2020”), risulta che all’incirca l’85% delle famiglie ha un TV che permette la visione dei canali in DVB-T MPEG4 (1ª tappa) e che il 42% ha un TV pronto per il DVB-T2 (2ª tappa). Affidandosi a queste stime, è evidente come non convenga attendere l’ultimo giorno per fare le dovute verifiche ai propri apparecchi, altrimenti si potrebbe rimanere senza la possibilità di acquistare un TV decente, e di doversi accontentare di prodotti di bassa, se non pessima, qualità.

Numeri a parte, che sono in continua evoluzione, questa è la “rivoluzione”, che avverrà in due tappe:

1ª tappa: passaggio di tutti i canali in DVB-T MPEG4

1 settembre – 31 dicembre 2021: in Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, province di Trento e di Bolzano;
1 gennaio – 31 marzo 2022: Sardegna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania;
1 aprile – 20 giugno 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Marche e Molise.

L’utente dovrà verificare se il TV ora in possesso sia compatibile con questi nuovi segnali. Se il TV non è compatibile, da settembre 2021 e soprattutto da giugno 2022, non si potranno più vedere i canali TV. Per farlo è sufficiente visualizzare un canale HD già ora trasmesso (501, 502, 503, 504, 505, 506, 507…), se si vede e sente uno di questi, il TV/decoder passerà indenne dalla prima tappa (MPEG4).

2ª tappa: passaggio di tutti i canali in DVB-T2 HEVC

ultima settimana di giugno 2022, contemporaneo in tutta Italia

Da gennaio 2020 esistono due canali che permettono di fare queste verifiche, posizionati al numero 100 e 200 del telecomando. Se si visualizza un cartello con la scritta “test HEVC Main10”, vuol dire che il tv/decoder è pronto a visualizzare i segnali TV dopo giugno 2022, altrimenti il TV/decoder non è compatibile con i nuovi segnali e quindi va sostituito o adeguato. Se il TV è recente ma non visualizza questi canali, si può semplicemente aggiungervi un nuovo decoder DVB-T2 HEVC, già in vendita da mesi.

 

Sul mercato

I TV con decoder HD/MPEG4 sono in vendita da quasi dieci anni, mentre i TV/decoder DVB-T2 sono in vendita solo dal 2017. Chi negli ultimi anni avesse acquistato un apparecchio di marca non dovrebbe riscontrare problemi in nessuna delle due tappe. Purtroppo, TV di marche “sconosciute” avranno quasi certamente problemi.

Naturalmente un TV/decoder compatibile DVB-T2 HEVC è retrocompatibile con gli standard precedenti, quindi con un prodotto DVB-T2 HEVC non solo si supereranno le due tappe senza problemi ma non cambierà nulla per la visione dei canali attuali.

Chi ancora possiede vecchio TV a tubo catodico, con decoder esterno, può sostituire il decoder e l’apparecchio tornerà a funzionare anche con i nuovi segnali.

 

Bonus TV

Con un Isee non superiore a 20.000 euro si ha diritto allo sconto immediato di 50 euro sull’acquisto di nuova TV o decoder.

Consiglio del veinditore: è meglio trovare un po’ di tempo libero da dedicare all’acquisto, verificare di averne diritto e poi richiedere al negoziante se può erogare il bonus TV. Il venditore infatti, prima di applicare lo sconto, deve effettuare richiesta online all’Agenzia delle Entrate per accertarsi che il cliente ne abbia diritto. Se l’Agenzia delle Entrate dice ‘no’ lo sconto non viene applicato.

Maggiori informazioni sono disponibili nel sito del Ministero dello sviluppo economico.

 

Qualche informazione in più

Tutti questi cambiamenti perché avvengono?
Parte delle frequenze TV dovranno essere utilizzate dalla telefonia mobile per il famoso 5G e quindi le frequenze in uso dei segnali TV si ridurranno di circa un terzo. Le frequenze liberate dai segnali TV, verranno utilizzate per i vari servizi del 5G.

Dove sta il vantaggio?
Con il passaggio a MPEG4 e successivamente al DVB-T2 si riusciranno ad avere più canali in meno spazio e di migliore qualità. Molti programmi ora in qualità standard (SD), soprattutto da giugno 2022, trasmetteranno solo in HD e quindi in qualità nettamente superiore all’attuale.

Perché un cambio a settembre 2021 ed uno a giugno 2022?
L’idea era di fare un passaggio graduale da MPEG4 a DVB-T2 e originariamente si era parlato di un periodo più lungo di 9 mesi, poi sono state ridotte le tempistiche.

Da settembre 2021 continuerò a vedere alcuni canali anche se ho un TV non MPEG4?
No, purtroppo sarà un vero e proprio switch-off come ai tempi del passaggio tra analogico e digitale. Alla data che verrà stabilita per il passaggio (da settembre a dicembre 2021 a secondo delle province) verranno spenti i vecchi segnali MPEG2 e contemporaneamente verranno accesi solo in MPEG4. Questi cambi verranno effettuati di notte. Al mattino, se si ha un decoder/TV intelligente, ci saranno già tutti i nuovi canali sintonizzati, altrimenti servirà solo effettuare nuova sintonizzazione dei canali (molto consigliata questa seconda ipotesi).

Devo sostituire l’attuale antenna TV?
No, l’antenna non serve sostituirla, certo però che deve essere in buone condizioni. Impianti che già oggi hanno problemi, li avranno anche dopo.

Solo in Italia ci sono questi cambi?
No, anzi alcune nazioni confinanti hanno già iniziato a fare questi cambi e in alcune nazioni hanno anche terminato.

Ma il 5G fa male alla nostra salute?
Le frequenze che utilizzerà il 5G sono le stesse che già ora sono usate dai segnali TV. La potenza sarà uguale se non inferiore, quindi se non ci sono problemi ora, penso non ce ne siano neanche con il 5G. Comunque, attenzione alle “fake news” che in questo campo sono molto prolifiche.

Per questo si rimanda a chi sta studiando questi effetti e tra gli articoli migliori segnalo questi:

5G e salute: il super-dossier. Ecco tutti gli studi, i documenti e i fatti

Il 5G fa davvero male? Ecco ciò che sappiamo

M.G.-C.C.

 

 

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