PARLASCO, RESTAURATA DALL’ANPI LA CAPPELLETTA DEL SOLDATO. TRA LE POCHE A PARLARE DI LAGER



PARLASCO – Nel borgo affrescato di Parlasco torna a splendere la “cappelletta del soldato” dopo il restauro conservativo promosso dall’Anpi sezione Valsassina. L’edicola, voluta nel 1953 da una sottoscrizione di ex combattenti, è tra le rarissime a rappresentare oltre a battaglie e vite di soldati, anche testimonianze di prigionia.

L’affresco è attribuito a Pierino Motta di Introbio pittore affermato e autore dell’ex voto al Santuario della Madonna della Neve in val Biandino datato 6 maggio 1945. La cappella di Parlasco venne costruita da una decina di volontari su terreno offerto da privati ma col tempo le rappresentazioni pittoriche soffrirono per incauti interventi di restauro, ora ripresi per rendere leggibile il ricordo e i suoi significativi contenuti.

L’intervento ha così restituito dignità agli affreschi: il pannello centrale è dominato dalla figura di Cristo che tiene per mano un soldato; sul lato di sinistra, dal titolo di “Guerra d’Indipendenza”, sono riprodotte le date della Grande Guerra e delle campagne in Albania, Grecia e Russia e in primo piano un soldato nell’atto di cadere a terra ferito mentre attorno divampa il fuoco dei bombardamenti; a destra i lager per i “badogliani” come conseguenza dell’armistizio e la Resistenza con un partigiano della Brigata Rosselli.

 

La festa del 25 Aprile sarà l’occasione per inaugurare la cappelletta. Dalle 18 il saluto delle autorità, la benedizione e il taglio del nastro, seguirà cena con prodotti tipici e accompagnamento musicale.

 

 

 

 

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