VOTO AMMINISTRATIVO DI GIUGNO, POCHI CANDIDATI MALGRADO LE PREBENDE



Fra pochi giorni anche in Valsassina si tornerà alle urne per rinnovare i consigli comunali in scadenza: come da copione e non solo da noi si é riproposta la difficoltà di trovare candidati sindaci e cittadini disponibili a impegnarsi per il bene comune. A tal fine non sembra aver giovato il cospicuo aumento delle indennità di carica recentemente assicurato dalla Fiscalità generale agli aspiranti primi cittadini nel Belpaese. Sempre più spesso, infatti, ci si deve accontentare di un solo candidato ed é già grasso che cola. Le responsabilità ci sono e l’impegno quotidiano é assicurato e questo evidentemente scoraggia i più.

Ci sono anche soddisfazioni: con pochi voti nei nostri piccoli paesi si può infatti raggiungere un posto nella stanza dei bottoni degli enti territoriali sovraccomunali e loro addentellati: di colpo ci si trova catapultati fuori dal proprio quotidiano a ricoprire ruoli che consentono una visibilità cui non si é ancora abituati.

Oggi come ieri la stampa fa il suo lavoro e riferisce i “si dice” che puntualmente circolano nell’ambiente politico e amministrativo. Ritrovarsi sul giornale a propria “insaputa” non sempre fa piacere ma se qualcuno parla troppo, il finale é scontato. E’ infatti chiaro come il sole che se notizie riservate diventano di pubblico dominio, é proprio fra gli addetti ai lavori che va ricercato chi le racconta in giro. Va da sé che un bel tacer non fu mai scritto.

Non bisogna inoltre dimenticarsi che le gratificazioni in genere sono poche: fare il pubblico amministratore vuol dire lavorare in silenzio, che alla fine ci sarà magari la conferma per un altro mandato. Il ruolo di pubblico amministratore offre però la possibilità superare i confini comunali distinguendosi nel suggerire soluzioni a livello territoriale, favorendo una visione comune per risolvere o almeno migliorare, nel nostro caso, i problemi della Valsassina e di chi ci abita.

Per raggiungere questi obiettivi a livello locale esiste il “Tavolo” della Comunità Montana attorno al quale i sindaci si ritrovano e si confrontano ricercando una voce univoca per tutelare e promuovere le Terre alte anche dal punto di vista turistico. Visto che siamo a poca distanza da Milano e dalla popolosa Brianza le opportunità certo non ci mancherebbero. Come si dice in questi casi, c’é ancora molto da fare: si cercano volontari!

Claudio Baruffaldi

Già sindaco di Primaluna (1985-1995),
presidente Comunità Montana VVVR (1992-1996)

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