BARZIO – “Chiaramente è un danno, ma in tutta sincerità i turisti diretti a Bobbio ci sono arrivati per 50 anni viaggiando sulla vecchia strada“. Così il n. 1 di ITB – le Imprese Turistiche Barziesi – Massimo Fossati commenta il primo fine settimana condizionato dalla frana caduta l’altro giorno sulla “nuova” Lecco-Ballabio.
“Valutiamo in modo relativo i danni subiti – aggiunge il gestore degli impianti nel comprensorio sciistico di Barzio – specialmente se queste settimane di lavori correranno veloci… Il rischio più grosso è che la gente possa pensare che si tratti di qualcosa di enorme e insuperabile. In fondo, in condizioni normali la differenza rispetto al traffico ‘normale’ nei week end vale non più di 10/20 minuti, il rischio maggiore certo è quello durante la settimana. Ma già oggi (lunedì, ndr), per dire, abbiamo registrato mille presenze ai Piani di Bobbio – il che per un giorno feriale non è affatto male”.
Un pericolo vero comunque esiste, ed è “a lungo termine” come spiega lo stesso Fossati: “Quello che temiamo è il danno diciamo così di tipo turistico, di immagine, ovvero che chi voglia salire in Valsassina possa venire in qualche maniera ‘frenato’ e finisca per recarsi altrove, scegliendo altre stazioni invernali (e in quel caso si andrebbero a perdere i potenziali visitatori per tutta la durata della stagione)”.
“Naturalmente, contiamo molto sulla velocità dei lavori di sistemazione della strada; nel frattempo, il week end appena trascorso è andato bene ma non benissimo, con tempo così così. Però di certo la frana c’entra poco, tant’è vero che non si sono registrate code verso la Valle. In definitiva – conclude il suo intervento l’amministratore delegato di ITB – se dovesse continuare in questo modo per mesi, finiremmo sì per avvertire un calo reale del fatturato, tuttavia per il momento ancora non è così”.
RedEco