PNRR: “PER IL COMUNE PIÙ PICCOLO D’ITALIA NEMMENO GLI SPICCIOLI”



Perché Morterone è dimenticato dal PNRR e trascurato dalla politica locale? Comunità Montana, Provincia e Regione Lombardia cosa hanno fatto per promuovere e sostenere il Comune più piccolo d’Italia?

Signor Direttore, mi rivolgo a Valsassinanews che da sempre riserva molta attenzione alle problematiche legate all’Ambiente delle nostre montagne per chiedere lumi su una questione che mi sta molto a cuore. Ho infatti seguito con quotidiana trepidazione l’evolversi delle normative rivolte al sostegno dei paesi nelle Aree interne soprattutto da quando si é saputo che anche il PNRR avrebbe riservato consistenti contributi ai piccoli borghi così numerosi dalle nostre parti. Sentendo in questi giorni i TG e scorrendo le graduatorie dei comuni risultati destinatari dei milionari contributi concessi ad altri minuscoli centri abitati sono davvero rimasto sorpreso nel constatare che in Provincia di Lecco, almeno fino ad oggi, di quel Bando borghi non sono arrivati neppure gli spiccioli. Eppure la nostra Comunità Montana ospita sul suo territorio Morterone, il conosciutissimo comune meno popoloso d’Italia ma questo non è evidentemente bastato a che lo si prendesse seriamente in considerazione manco per scherzo, ammesso e non concesso sia stata inoltrata a suo tempo la relativa domanda ai competenti uffici del Ministro competente. In questa fase non è ancora dato sapere cosa abbiano fatto le istituzioni locali a concreto sostegno delle nostre piccole amministrazioni comunali.

Vale comunque la pena di ricordare che 420 milioni di euro sono nel frattempo arrivati nelle casse di altri 21 piccoli comuni della cosiddetta “Linea A” che, con 20 milioni a testa, avranno la possibilità di finanziare e rilanciare la Rinascita dei loro territori con progetti pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica dei loro borghi a rischio abbandono o abbandonati e dunque creando quelle infrastrutture e servizi che consentiranno alla popolazione di non lasciare quei centri ma anche di creare le condizioni perché chi desidera vivere lontano dalle caotiche e inquinate città possa farlo, alla ricerca di una qualità di vita migliore, meno frenetica e più vicina ai ritmi che la tranquillità della vita di campagna e in montagna può consentire a chi lo desidera anche ai giorni nostri.

Altri 380 milioni sono stati assegnati alla “Linea B” per realizzare progetti in 229 borghi storici e in questo caso il finanziamento massimo era di 1,6 milioni di euro a borgo, che potevano aumentare a 2.560.000 nel caso tre piccoli enti si fossero aggregati fra loro per collaborare e raggiungere più facilmente i comuni obiettivi. Anche in questo caso però non mi risulta che da noi sia stato finanziato qualche progetto significativo e questo vuol dire che le domande dei nostri borghi più belli, nel migliore dei casi, sono state eliminate in fase di istruttoria dalla commissione esaminatrice per evidenti carenze delle pratiche dal punto di vista documentale o motivazionale. Spiace constatare che il Comune di Morterone non figuri neanche in queste graduatorie, eppure è ricco di storia e la sua posizione geografica a cavallo delle province di Lecco e Bergamo avrebbe certamente potuto ispirare gli attuali amministratori puntando in questa direzione “cavalcando” a fin di bene le opportunità del PNRR.

Con tutto il battage pubblicitario che da sempre circonda il Comune più piccolo d’Italia, onestamente, ci si aspettava di essere tenuti in maggiore considerazione.

Lettera firmata

 

 

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