CON “SOLO” 90 ANNI, INES MANZONI È LA NONNA PIÙ ANZIANA DI TACENO



TACENO – Nonna Ines è nata a Parlasco il 23 agosto 1925 ma vive a Taceno dove ha gestito dal 1966 al 1990 il ristorante Bellano. Con i suoi 90 anni è la nonna più anziana del paese anche se per lei, “novanta sono già troppi” come ha confessato a Valsassinanews che è andata a farle visita sabato mattina.

nonna ok unoUn’ora di amena chiacchierata in un viaggio attraverso la storia e i ricordi, visti con gli occhi stanchi di nonna Ines. “Non auguro a nessuno di vivere quello che abbiamo vissuto noi in tempi di guerra” commenta nonna Ines ricordando gli anni della sua giovinezza quando in quel di Parlasco gestiva il piccolo bar locale.

“Erano tempi bui, tempi di guerra, di fame e di tante preoccupazioni” ricorda Ines Manzoni, “mancava tutto e per sopravvivere bisognava arrangiarsi”.

“Mio marito aveva un camion e portava legna alle forze armate, lunghe giornate tra i monti per tagliare le piante, poi il trasporto lontano e la sera si tornava stanchi a casa con un piccolo carico di riso e altri viveri, che poi venivano distribuiti tra parenti, conoscenti e i partigiani che la notte venivano in paese a ritirare quello che avevamo da consegnarli” spiega commossa nonna Ines.

“La mattina però, a bussare alla porta erano i soldati della SS tedesca e con loro arrivava la paura e il terrore” commenta Ines, “anche la sera, quando c’era il coprifuoco, coprivamo le finestre con  degli stracci per non fare filtrare la poca luce che arrivava delle lanterne a cherosene e non era facile trattenere i bambini e farli stare tranquilli”.

nonna sorridenteNonna Ines racconta qualche episodio, ricorda le mitragliatrici appostate sui monti, e chiude gli occhi quando descrive “il rumore degli spari che arrivavano dalla montagna, perché i tedeschi non avevano compassione per nessuno, se non stavi al loro gioco sparavano”.

Giura di aver visto dalle alture di Piazzo di Parlasco, da dove si vede il lago, la carovana di mezzi tedeschi che scappavano dall’Italia e ricorda con rammarico il dopo guerra, soprattutto i mesi successivi alla resa quando anche in paese, sono nati momenti di tensione, con accuse reciproche tra gli stessi cittadini per questioni belliche.

I ricordi scivolano via nella mente di nonna Ines, e il viaggio nel tempo arriva fino alla sua fanciullezza quando in mancanza di veri giocatoli, le bimbe valsassinesi creavano le proprie bambole con stracci annodati e i maschietti si divertivano a “fare” i contadini, legando le pecore e le caprette”.

nonna compleannoCelestina era la maestra delle elementari” commenta Ines, “al mattino a scuola faceva lezioni per la terza e la quarta, mentre nel pomeriggio era il turno della prima e la seconda, se volevi fare la quinta, dovevi andare a Cortenova” e cosi fece nonna Ines che grazie a Celestina ha imparato a leggere e scrivere.

“Ora non leggo più, ascolto un po’ la radio e non guardo la televisione, prego molto” commenta l’anziana signora, “mangio di tutto, non ho un piatto prediletto, e mi godo figli e nipoti, anche se a volte sono in pensiero per loro perchè sai… il mondo di oggi non è come quello di una volta” dice nonna Ines prima di salutarci e auguraci tante belle cose.

Nonna Ines è stata festeggiata nel “suo” ristorante dai sui famigliari, “sono orgogliosa della mia famiglia, ho 5 figli di cui due gemelli partoriti in casa, 7 nipoti e 2 pro nipoti e loro mi vogliono tanto bene” conclude sorridendo emozionata la nonna più anziana (anche se si vergogna ad ammetterlo) di Taceno.

Fernando Manzoni 

 

 

 

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