BARZIO – Non si è fatta attendere la replica della Comunità Montana Valsassina dopo il pesante attacco degli esponenti leghisti in Regione Bordonali e Parolo che hanno criticato il ruolo della CM nel progetto di accoglienza diffusa votato a larghissima maggioranza mesi fa dai sindaci del lecchese.

“La Comunità Montana della Valsassina, aprendo il bando sull’accoglienza diffusa risponde il presidente Carlo Signorelli -, ha dato attuazione alla volontà dei Sindaci di tutta la provincia, in qualità di soggetto erogatore dei servizi sociali per gli adulti. Ogni diversa decisione sarebbe stata una grave omissione di atti d’ufficio. D’altronde questa attività rientra nell’ambito di una delle gestioni associate – tanto auspicate anche dalla Regione Lombardia – di cui si sta facendo carico il nostro Ente. Non comprendo quindi le scomposte reazioni, frutto evidentemente di una mancata conoscenza del tema in discussione ovvero della volontà di strumentalizzare ad ogni costo un serio problema dell’Italia e dell’Europa. Inutile sottolineare che non stiamo utilizzando risorse della nostra Comunità montana.”.

Signorelli conclude ricordando che “peraltro il Protocollo d’intesa tra i comuni della Provincia di Lecco, la Prefettura e il Ministero dell’Intero, approvato lo scorso 2 dicembre, apprezzato a vari livelli, prevede un ruolo più attivo dei Sindaci nell’identificare le eventuali strutture idonee, una distribuzione uniforme su tutto il territorio provinciale dei profughi (e in termini percentuali stiamo già dando attuazione all’auspicata equa distribuzione) e un riconoscimento economico alle strutture impegnate in questo delicato lavoro di gestione che altrimenti dovrebbero attingere fondi dai comuni. Il Protocollo non entra nel merito delle decisioni sulle quote da accogliere, che spettano, come ben noto, a Enti superiori”.