CHE SERATA A PASTURO, TRA STORIA E FUTURO DEL SOCCORSO ALPINO



All’incontro, intitolato "Tra i pinnacoli delle Grigne" hanno partecipato il direttore nazionale della scuola medici del Soccorso Alpino, Mario Milani, il vicepresidente del Soccorso Alpino Lombardo, Alessandro Spada ed Enzo Volpe, ex capo della stazione Valsassina e Valvarrone del CNSAS.

http://lecconews.lc/wp/wp-content/uploads/2014/10/SPADA-CNSAS.jpg"Lo scopo di queste serate" ha spiegato Spada, "è quello di condividere la gioia di  noi volontari di far parte del Soccorso Alpino e far vedere al pubblico (tra l’altro numerosissimo in sala) e alla popolazione in generale come si svolge il nostro lavoro".
 
Spada ha poi fatto un resoconto della storia del Soccorso Alpino, che è iniziata nel 1871 con le prime guide alpine presenti nel territorio. Il primo intervento vero e proprio in Valle, ha ricordato Spada, è avvenuto nel dicembre del 1931 quando due alpinisti brianzoli sono rimasti appesi alla parete Fasana della Grigna. Nell’occasione, una squadra composta dalle guide Gandin, Galbiati e Vitali hanno tentato il recupero senza esito, ci hanno provato successivamente i fratelli Bich (famose guide Valdostane) con il prezioso aiuto del pasturese di adozione Giovanni Gandin che per questo intervento riceverà più avanti la medaglia d’oro al valore civile.
 
Nel 1932 nascono i "militi volontari" prima squadra di soccorso alpino del Cai di Lecco mentre nel 1954 viene alla luce il Soccorso Alpino Nazionale organizzato. La XIX delegazione Lariana nasce nel 1964 e conta all’epoca con 225 volontari attivi. Nel 1980 invece si inizia a collaborare con l’Aeronautica militare per l’uso degli elicotteri nei recuperi, mentre la stazione Valsassina (nata dell’unione delle singole stazioni di Premana, Dervio e Barzio) è del 1983.
 
I volontari della XIX delegazione Lariana sono 55, tre le squadre territoriali e gli interventi annui si calcolano intorno agli 80 con la partecipazione complessiva di 315 persone. Di questi interventi (almeno nel 2013). 37 sono dovuti a cadute nei monti e 33 per problemi nei sentieri agli escursionisti. Nel 1992 con la nascita del 118 come centrale operativa il lavoro dei soccorritori migliora notevolmente. Tra le note più tragiche della storia dell’alpinismo lecchese c’è il triste episodio successo nel 2000, ricordato come i 90 minuti tragici nei quali sono morti dieci alpinisti in poche ore sui monti lecchesi.
 
Tra le attività che la delegazione Lariana porta avanti, oltre agli interventi di recupero in tutti i fronti, c’è il soccorso nelle piste di sci, con 450 uscite nella sola stagione di Bobbio.http://lecconews.lc/wp/wp-content/uploads/2014/10/MILANI-CNSAS2.jpg
 
"Abbiamo tanti progetti" hanno spiegato i volontari, "tra questi il centro di formazione alpina nella baita Ciapin che potrà ospitare non solo i volontari che si stanno formando ma anche i ragazzi delle scuole del territorio, che nel 2014 dovrebbero essere presente in un numero stimato intorno ai 150 alunni". Altro progetto, hanno spiegato è quello della nuova sede che nascerà sicuramente a Taceno (località Carreggiata) insieme all’elisuperficie notturna che attualmente manca nella zona di Alta Valsassina.
 
Dopo diversi filmati e l’intervento del dottor Milani e dell’ex capo stazione Valsassina e Valvarrone, Enzo Volpe il pubblico presente in sala ha fatto domande sull’operato dei soccorsiti in Valle e nel territorio lombardo, ricevendo delle risposte interessanti e complete dai volontari. La serata si è conclusa con una semplice ma profonda affermazione: "le esperienze se non vengono trasmesse servono veramente a poco, per quello siamo qui insieme a voi".

 

 

 

 

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