Via la geografia dalle scuole? Noi ve ne regaliamo un po’…



La proposta del ministro dell’istruzione prevede di eliminare completamente la geografia dall’orario scolastico: al posto di atlanti e mappamondo a scuola si porteranno scienza dei luoghi e delle connessioni, geopolitica, geoeconomia, geosocietà. Insomma: basta cartine, benvenuto navigatore satellitare! Sicuramente le nuove materie aiuteranno a comprendere i problemi politici e sociali mondiali ma abolire una materia come la geografia, una disciplina basilare che insegna le realtà di oggi, che spiega come è cambiato il territorio con il passare degli anni è una perdita della memoria storica e geografica.

In una valle grande e frastagliata come la nostra già la memoria geografica difficilmente sopravvive e alcuni luoghi hanno perso i loro nomi caratteristici; in questo breve riassunto vi raccontiamo un po’ di toponimi, antichi e non, che caratterizzano il territorio comunale di Cortenova – un comune con molte frazioni e con dei piccoli borghi distanti, "autonomi" e, perché no, con un buono spirito campanilistico.

Arrivando da Taceno la zona dopo la fabbrica Grattarola sulla riva del Pioverna veniva chiamata "Piaz", la prima frazione che si trova poi è l’abitato di Bindo dove sopra il paese c’è la zona dei "Cantòon", proseguendo verso Cortenova si incontra la "Tondola" – area di piccole officine. A lato della curva a gomito che porta in paese, girando a destra si trova il "Piano" una piccolissima frazione che anch’essa si divide in altre zone. Tornando in direzione Cortenova si incontra la zona dei "Mòei" che in dialetto significa molle, in quanto quella posizione è sempre stata molto acquitrinosa e si trova indicativamente dove ora sorge la ditta Proferall; la zona campestre che costeggia il primo tratto della strada per Esino veniva invece chiamata "Prà di Foop" ossia "prati delle foppe" per via della loro conformazione geografica "a saliscendi".

A  Cortenova troviamo la zona "Fregonera" dove scende l’omonimo ruscello, le località "Galéra" e "Favorita" sono vicine alla valle Rossiga, l’area dove sorge la scuola elementare è chiamata "Bressanella" o "Roccolina" per via del "Roccolo" che sorgeva lì molti anni fa, una specie di grande gabbia che serviva da richiamo per la caccia agli uccelli; a Prato S.Pietro una delle zone più famose è "Roncaiolo", proseguendo verso Cortabbio si trova infine la "Fregera", dove il nome parla inequivocabilmente delle temperature non proprio miti.

Queste informazioni, sicuramente non complete, parlano di un solo paese di una valle che è niente rispetto anche solo alla nostra regione. Se davvero la geografia a livello nazionale, mondiale ed anche locale non verrà più insegnata nelle nostre scuole priveremo le nuove generazione del diritto di conoscere i loro luoghi, magari dove sono nati e hanno vissuto per anni, senza sapere il perchè del nome del loro paese o frazione. Un nome a volte misterioso che nasconde eventi, ricordi o caratteristiche storiche: aspetti che, se non tramandati, andrebbero sicuramente perduti.
 

Nell’immagine sotto una piccola cartina con le indicazioni di alcune località di Cortenova

 

 

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