VALANGA AL RIFUGIO, UN DISPERSOCOL BUIO SOSPESE LE RICERCHE



In mattinata si è abbattuta una valanga non distante dal Rifugio CAI Giuseppe Buzzoni, all’Alpe Mota sopra Introbio. Il distacco di neve, confermato dagli operatori dell’elisoccorso, è avvenuto sul crinale introbiese del sentiero che conduce al Rifugio Grassi nei pressi del Passo del Toro. Stamattina due conoscenti del gestore hanno raggiunto il Buzzoni, trovandolo aperto e con un cartello con la scritta "Torno subito". Mariani era assente, e i due amici, insospettiti, si sono messi alla ricerca dell’uomo, rinvenendo delle tracce che terminavano proprio nei pressi della valanga.

E’ quindi partita una segnalazione al 118; il Soccorso Alpino è stato impegnato per ore nelle ricerche, con l’ausilio dell’elicottero e delle unità cinofile. Si sono insomma persi i contatti con Antonio Mariani, (>>> foto), 54 anni, ex perito chimico di Paderno Dugnano, salito recentemente alla ribalta delle cronache in quanto, avendo perso il lavoro si era dedicato proprio a questa nuova impresa. Nel primo pomeriggio, una telefonata aveva riacceso le speranze quando una persona autodefinitasi "amico" dello stesso Mariani avrebbe contattato il Soccorso Alpino, smentendo che il rifugista fosse rimasto coinvolto nella slavina.

Abbiamo allora contattato il rifugio Buzzoni, dove ci è stato detto che purtroppo non si sa dove sia Mariani. Giacomo Corrado, conoscente di Mariani giunto sul posto stamattina, ci ha detto di aver parlato ieri sera al telefono con il rifugista – il quale gli avrebbe annunciato di voler scavare una traccia più o meno nella zona dove si è verificata poi la slavina. Corrado racconta di aver cercato di dissuadere Mariani, ma stamattina insieme a un’altra persona ha trovato i segni del lavoro effettuato poco prima a breve distanza dal punto della slavina.

Non è confermata la notizia che ci potrebbero essere altre persone coinvolte.

Questo il testo del comunicato dell’AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) diffuso in mattinata:

Una slavina si è staccata questa mattina  in località Piani di Bobbio nei pressi del rifugio Buzzoni. Alle 12.30  il 118 di Lecco è stato allertato da una comitiva che era arrivata al rifugio Buzzoni e l’aveva trovato aperto senza la presenza del gestore. Quest’ultimo aveva lasciato un cartello in cui scriveva  che sarebbe tornato in tempi brevi. Sulla neve tracce che si interrompevano improvvisamente proprio in corrispondenza dei segni di distacco della slavina. Sul posto il 118 di Lecco, il Soccorso alpino e l’Unità cinofilo, oltre all’elisoccorso di Bergamo. Le ricerche del gestore e di eventuali altri coinvolti sono tuttora in corso.

Antonio Mariani è sposato e padre di due figli. La moglie è in questo momento nel loro punto di appoggio a Pasturo, in attesa di notizie. Il Rifugio Buzzoni è di proprietà del CAI di Introbio


Valsassinanews
seguirà costantemente l’evolversi della situazione nelle prossime ore.

 
Sopra a destra Antonio Mariani,
qui sotto ancora il gestore accanto al Buzzoni
e un articolo tratto dall’edizione di Lecco de "il Giorno" sulla sua storia personale.
Infine, la cartina dettagliata della zona dove sorge il rifugio.


 Il Giorno – 31.01.2010

Crisi: molla tutto e va in montagna

di STEFANO CASSINELLI
— INTROBIO —
DA PERITO chimico nel milanese a gestore di rifugio sulle montagne lecchesi. Questa la singolare storia di Antonio Mariani, 54 anni di Paderno, ch…
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di STEFANO CASSINELLI
— INTROBIO —
DA PERITO chimico nel milanese a gestore di rifugio sulle montagne lecchesi. Questa la singolare storia di Antonio Mariani, 54 anni di Paderno, che si è trovato senza lavoro e ha deciso di intraprendere un’avventura coraggiosa. «L’azienda dove lavoravo come perito chimico – afferma Mariani – mi ha licenziato, allora invece che stare con le mani in mano o cercare un altro lavoro nel settore, sapendo che a cinquant’anni è difficile trovare, ho trasformato la mia passione per la montagna in un’opportunità di lavoro. Ho iniziato a lavorare in un rifugio e poi ho preso il Buzzoni che era chiuso da alcuni anni e l’ho riaperto».

A 1.590 METRI di quota il rifugio dedicato a Giuseppe Buzzoni, si trova a cinque minuti dal sentiero 101 delle Orobie, da Bobbio si raggiunge in meno di due ore di cammino ma si può salire facilmente anche da Introbio e Barzio e dalla Val Brembana. «Non è stata una scelta facile – spiega Mariani – e non credo sia una scelta fattibile per tutti. Io sono felicissimo delle mia decisione, ormai da tre anni mi occupo del Buzzoni, lavoro in un luogo bellissimo, in mezzo alla natura, non tornerei a fare il mio vecchio lavoro». Mariani non dimentica chi lo ha aiutato in questa avventura e ricorda: «In molti mi dicevano di non prendere il Buzzoni perché era chiuso da qualche anno, era un po’ fuori dal giro dei rifugi, ma ho voluto tentare, grazie agli amici del Cai di Introbio che me lo hanno affidato, grazie ad amici come Giacomo, Marco e Luigi che mi aiutano nei fine settimane e a mia moglie Laura e ai miei figli Simone e Giada che è una piccola Heidi, stiamo facendo qualcosa di bello». Un’esperienza che sta dando grande soddisfazione a Mariani che non nasconde le difficoltà: «Non è un lavoro normale, questo è indubbio, poi l’anno scorso l’inverno è stato molto nevoso e tutto è stato più difficile.

QUESTO inverno è stato un po’ più facile, inoltre la gente inizia a riscoprire il rifugio, quelli che venivano vent’anni fa stanno ritornando e diciamo che sta crescendo. Siamo contenti della scelta fatta, abbiamo una ventina di posti letto e le attività che proponiamo come per san Valentino, o le notti a guardare le stelle cadenti d’estate stanno piacendo alla gente che ritorna spesso». Una scelta che Antonio Mariani rifarebbe subito e che si sente di consigliare: «Chi si dovesse trovare senza lavoro può tentare questa avventura. Io ho fatto la cosa giusta e sono felice. Certo bisogna avere tanta costanza e amare la montagna.

Non ci si può improvvisare, io da escursionista ho fatto il monte Rosa, il Bianco e tutte le montagne lecchesi. Senza una base però non si può aprire un rifugio».

La cartina della zona

 

 

 

 

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