Il Grinzone: storia, cultura e fatti di Pasturo



Esso rifornisce l’acquedotto comunale e fino al secondo dopoguerra alimentava filande, mulini e lavatoi. Proprio quest’ultimi erano forse i luoghi dove le notizie e i pettegolezzi si spargevano ed arrivavano all’orecchio di tutti. Ed è così che nel nuovo millennio (esattamente nel 2002), ad un gruppo di amici pasturesi viene l’idea di provare a scrivere un giornale che possa parlare del proprio comune e dare notizie, curiosità o semplicemente raccontare qualcosa, come accadeva anni fa intorno alle acque del Grinzone.  Nasce così, con l’obbiettivo di essere la voce del paese attraverso i propri cittadini, la rivista chiamata con lo stesso nome del torrente.  

C’è un po’ di tutto ne Il Grinzone. Ma soprattutto ci sono articoli di storia. La storia del luogo, raccontata dai nonni o andata a ripescare dalle cronache comunali. Ad esempio nell’ultimo  numero (Dicembre  2009), ci sono due articoli storici (Occupazione del saliente ticinese: quando Mussolini voleva invadere la Svizzera di Pierfrancesco Mastalli e Perché “Viale Trieste” a Pasturo? di Guido Agostoni) dove chiunque voglia documentarsi sulla vicende pasturesi degli ultimi 70 anni può farlo in maniera avanzata, visto soprattutto il livello di documentazione. Si parla appunto di fatti risalenti al secolo scorso, vicende che si tramandano di padre in figlio e che probabilmente andrebbero perse se non fossero raccontate da qualcuno. Nelle prime pagine si possono notare poesie, racconti (in questo caso natalizi, ma non solo) e documenti storici inseriti soprattutto per far riflettere (leggere bene Molti di loro puzzano). 

Non può assolutamente mancare la pagina del bollettino comunale: rapidamente offre i provvedimenti più significativi approvati dalla Giunta negli ultimi 3 mesi (essendo Il Grinzone un trimestrale). 

Inoltre per chi volesse  articoli di tipo settoriale (e di un certo rilievo), non manca la scienza (Evoluzione in Grigna di Gianpiero Goggi) dove si parla dell’evoluzione di un insetto presente sulle nostre montagne e non manca neppure il turismo, con 2 belle pagine dedicate ad una vacanza passata, originale e sicuramente molto molto interessante (Pescando fra i ricordi… di Marco Tricella).

Chiaramente c’è anche l’attualità, con un pezzo sull’inaugurazione della nuova scuola materna, corredato di foto. È presente inoltre la pagina dei giochi con un cruciverba contenente definizioni in dialetto che indicano zone particolari del territorio.

Insomma una rivista vera e propria che trasmette un po’ di Pasturo e  Baiedo in chiunque la legga. E ciò non avviene solo fra gli abitanti, ma anche tra famiglie di comuni contigui e tra villeggiatori che hanno scelto il paese per le vacanze, avendo così maggiori informazioni sul luogo.

Sono più o meno 350 le copie vendute per ogni numero della rivista che, da otto anni, si sparge in tutta la località un po’ come il torrente omonimo fa da secoli nei campi e nelle case di Pasturo. Bisogna proprio dire che, per una comunità di 1700 abitanti circa, quel gruppo di amici che ha voluto dedicare del tempo all’informazione del paese, molto probabilmente ha raggiunto l’obbiettivo.
 

 

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