STASERA A PASTURO LA COMPAGNIA ‘LE GOCCE’ PORTA L’OLOCAUSTO A TEATRO



PASTURO – Nella settimana della memoria – che culmina il 27 gennaio con il ricordo della liberazione del campo di sterminio di Auscwitz – anche Pasturo si prepara ad ospitare un evento di spessore nel segno della Memoria. Oggi sabato 23 gennaio la compagnia teatrale Le Gocce infatti porterà in scena l’istruttoria di PeterWeiss. “Cercheremo di rievocare con intensa e profonda commozione, insieme a voi, per ricordare una delle pagine più tristi che la storia abbia vissuto”.

La serata è organizzata con il patrocinio del Comune, della parrocchia e della Pro loco. Appuntamento alle 20:45 presso il salone dell’Oratorio di Pasturo.

LA SCHEDA DELLA SERATA

Ricordare …
A chi non piace farlo, soprattutto se sono ricordi piacevoli, mentre invece se di tratta di ricordare fatti che ci hanno ferito, cambiato la vita, tendiamo a non voler ricordare.
Ma non dobbiamo dimenticare, non possiamo dimenticare le atrocità dell’olocausto.
Il nostro nuovo lavoro ci aiuta a ricordare.

“L’istruttoria” ripropone tra il vissuto e il rappresentato l’emotività del dolore, della sopraffazione, della cancellazione dell’identità, attraverso gli attori che si calando nel dramma dell’olocausto.
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L’ISTRUTTORIA di Peter Weiss, l’autore di questo testo, propone un’assembla con alcune importanti testimonianze ricavate dal processo tenutosi a Francoforte nel 1963-64 contro crimini di guerra in undici canti. Weiss trasforma le testimonianze dell’istruttoria in un testo poetico che dal punto di vista strutturale affonda le radici nell’Inferno della Divina Commedia: diviso in canti, posti in un clima ascendente di drammaticità e sgomento come nel referente dantesco, segue anche con ordine quasi cronologico le tragiche vicende dei deportati, dal loro arrivo in treni in cui erano stipati alla loro cremazione, e la crudeltà man mano sempre più inumana dei loro aguzzini, che con l’andare del tempo si rivelano dei sanguinari carnefici istituzionalizzati.

I carnefici si barricano dietro il muro dell’omertà, rigettano le accuse con sprezzo e sarcasmo e quando, raramente, ammettono in minima parte le colpe a loro rivolte, attribuiscono la responsabilità agli organi superiori, i quali, a loro detta, li costringevano a uccidere e a torturare, pena la morte o gravi sanzioni disciplinari. Gli “Häftlinge” (“detenuti, incarcerati”, grazie ad un uso estensivo “deportati”): sottoposti a schiavitù, vessazioni e ogni tipo di efferatezza, spogliati della loro identità e del loro senso di appartenenza a una cultura, a un popolo, a una religione. Sabato 23 gennaio ore 20,45 presso il salone dell’Oratorio di Pasturo cercheremo di rievocare con intensa e profonda commozione, insieme a voi, per ricordare una delle pagine più tristi che la storia abbia vissuto.

Gruppo Teatrale LE GOCCE

 

 

 

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