PAGNONA – Un violento trauma cranico per la caduta a terra con il Ktm da enduro che aveva chiesto di provare a un amico, l’arresto cardiaco e infine la morte. Ha fatto tutto da solo, nella tarda serata di giovedì, il 33enne Giovanni Tagliaferri di Pagnona, vittima di un tragico incidente stradale all’altezza delle ultime case dell’abitato, in direzione di Gallino lungo la SP67.

La conferma delle circostanze arriva dalla Polizia Stradale di Lecco, con una intervista sulle pagine locali del quotidiano Il Giorno.

Così dichiara il comandante Mauro Livolsi:
“In base ai primi accertamenti compiuti dai nostri agenti intervenuti sul posto risulta che il giovane padre di famiglia non indossasse il casco, anzi che non lo avesse nemmeno con sé, né che fosse un centauro esperto. Avrebbe inoltre compiuto tutto da solo, senza il coinvolgimento di altre persone”.

Il muratore 33enne, padre di un figlio di soli 7 anni, non aveva mai provato prima quel Ktm da enduro, moto di grossa cilindrata, ma mentre era con un gruppo di amici in un locale del posto avrebbe insistito per farci un giro e alla fine il proprietario della due ruote avrebbe acconsentito, prestandogliela per una corsa sulla Provinciale, rivelatasi purtroppo fatale.

Grandi gli sforzi dei volontari della Croce Rossa di Premana prima e dell’elicottero del 118 di Como in missione notturna poi: anche se il cuore del valsassinese non batteva più, i soccorritori sono riusciti a rianimarlo e a trasferirlo d’urgenza all’ospedale Manzoni di Lecco, dove però i medici non hanno potuto che constatarne il decesso, causato dal grave trauma cranico riportato nella caduta sull’asfalto della Provinciale.

RedCro