L’OPINIONE/COMUNITÀ MONTANA: MAGGIORANZE POLITICHE COSTRUITE “IN HOUSE” NON PIACCIONO, NON LASCIANO TRACCIA NÉ PRODUCONO RISULTATI



Nel recente passato mi sono permesso di dare un’occhiata all’operato delle Pubbliche amministrazioni in Valle, mirando la mia attenzione sul funzionamento dei settori che più incidono sulla vita dei cittadini-contribuenti in una vallata che vorrebbe essere meta di vacanze, come la nostra: dunque, l’accoglienza turistica ma anche il potenziamento della incompleta viabilità sovraccomunale in Centrovalle.

C’è chi mi ha fatto sapere di non aver gradito ma credo che l’evidenza dei fatti lo smentisca su tutta la linea: certi Enti, come la Comunità montana, sono infatti spariti non solo dai radar della politica locale ma proprio dalla percezione della gente che vive in montagna, che dal Pubblico a ciò preposto gradirebbe idee, proposte di sviluppo e sostegno concreto: per sentirsi a posto con la coscienza non basta essere il volto di quella spenta Burocrazia che garantisce una risposta a tutti ma non incide e soprattutto non soddisfa praticamente nessuno.

Tornando a chi ha storto il naso. Sappia che analizzare obiettivamente quel che quotidianamente accade in Valsassina, di questi tempi, non é né buono né cattivo: quel che si vede è solo il mesto risultato “ottenuto” da chi ha fatto quattro conti in casa sua e ha poi costruito a tavolino un’amorfa maggioranza che soddisfa, forse, la propria autoreferenzialità o tuttalpiù l’aspetto aritmetico della gestione amministrativa dell’Assemblea dei Comuni.

Questo non ha certo giovato alla partecipazione politica e all’attuazione di un programma fatto con lo stampino che potrebbe o meglio dovrebbe essere condiviso anche con altri amministratori non allineati o meno simpatici.

In montagna si devono risolvere le criticità del territorio e non piantarci la propria sbiadita e inutile bandierina. Riusciranno i nostri eroi?

È la somma che fa il totale. E i conti non tornano - MoVimento 5 Stelle NapoliDel resto, avendo ben presenti i programmi degli ultimi 20 anni non si può non notare che gli obiettivi della cosiddetta “lista della spesa” sono sostanzialmente rimasti gli stessi, che passi in avanti ne son stati fatti pochi davvero. Per averne una conferma è sufficiente ispirarsi e confrontarsi con la illuminante proprietà commutativa dell’addizione: cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia. Se non c’è nulla da sommare, Zero è e Zero rimane o per dirla con l’enigmatica battuta ad effetto di un grande comico: “È la somma che fa il totale”.

Se poi i mugugni, i malumori o le presunte lezioni di Politica o peggio di Politically correct giungono da chi ha cambiato la giacchetta e il partito così spesso che preferiscono non rammentarlo, diciamo che continuerò a testa alta a esprimere la mia opinione e il giudizio che compete ai cittadini e agli elettori: per quanto mi riguarda, coerenza per coerenza, questi, avranno il mio voto in pagella ma non nell’urna.


Claudio Baruffaldi

Già sindaco di Primaluna (1985-1995),
presidente Comunità Montana VVVR 1992-1996

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