PLATANI DI CORTABBIO, PARLA IL PROPRIETARIO: “L’ABBATTIMENTO UNA SCELTA DI CUORE. AL LORO POSTO UN’AREA VERDE”



PRIMALUNA – “È anche per il bene di Cortabbio che, probabilmente, questi platani dovranno essere abbattuti”: così spiega Omar Mascheri, portavoce della famiglia proprietaria del terreno che comprende l’Osteria del Menapolenta e la “terrazza” di fronte, compresi i platani tanto dibattuti, che ha voluto dire la sua opinione riguardo alla questione scottante relativa all’abbattimento delle piante secolari, probabilmente tagliate fuori dai progetti della nuova viabilità del centrovalle.

Quanto rimasto del quarto platano abbattuto

“La storia inizia nel 1857 – racconta Mascheri a VN -, quando il 17enne Giacomo Muttoni, al secolo Menapolenta, apre un’osteria con vendita di alimentari. Di fronte al negozio vengono piantati sei platani, che, nel corso degli anni, sono diventati tre. Recentemente, per i pericoli derivanti dai rami sulla provinciale e dalla possibile compromissione dell’oleodotto sottostante, un altro platano è stato abbattuto. Per questo, ad oggi, ne sono rimasti due“.

“Questi alberi per noi vogliono dire molto. Ogni paio d’anni investiamo migliaia di euro per la potatura e il monitoraggio. Per l’ultimo taglio abbiamo contattato un agronomo, che ha scavato segnalando la presenza di un grosso buco alle basi di uno dei due platani (quello in direzione Introbio, ndr), che dovrà così essere monitorato ancor più attentamente per evitare brutti incidenti”.

Gli scavi dell’agronomo

“L’occasione che si è presentata con i progetti della nuova viabilità è più unica che rara – ammette il proprietario -: con la costruzione della nuova rotonda ci verranno espropriati la terrazza e i platani, mentre in cambio mi accontenterei di un appezzamento di terra più piccolo, dove allo stato attuale c’è una carreggiata della strada, esattamente limitrofo all’osteria. A quanto mi è dato sapere, ci sono delle idee che prevedono la costruzione di un’area verde tra l’osteria e la rotonda, nel terreno a cui rinuncerei, magari, perchè no, con due platani in memoria di quelli secolari che potrebbero essere abbattuti”.

“Ci teniamo a sottolineare che non è la mia famiglia che vuole abbattere le piante, a cui siamo storicamente affezionati: se ci fosse la possibilità di fare la rotonda mantenendo intatti i platani nell’area verde, sarebbe meglio per tutti. Però, se il progetto prevede l’abbattimento degli alberi, noi non ci opporremo“.

“Chiaramente, come proprietà, investiremmo più volentieri nella costruzione di una terrazza limitrofa al bar piuttosto che nella potatura dei due platani, che, per quanto belli, non hanno un lungo futuro – conclude il cortabbiese -. La terrazza attuale è quasi inutilizzabile per via della provinciale, di conseguenza il nuovo progetto potrebbe portare più vita e animazione in un paese nel quale ormai non c’è quasi più nulla. Probabilmente non sarebbe un investimento che guarda al portafoglio, ma più al cuore. Viva Cortabbio”.

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