CULTURA: ATTORNO ALLE VILLE BORGHESI LO SVILUPPO SOCIALE E CULTURALE DI BARZIO E CREMENO



CREMENO – Tra la fine dell’800 e l’ultimo dopoguerra la Valsassina riuscì a superare il momento economicamente più difficile della sua storia recente scoprendosi meta turistica della classe medio borghese milanese. Famiglie dotate di una ricchezza non esasperata ma pure ben lontana dagli standard del nostro territorio, a cui si deve l’edificazione di decine e decine di villini. La documentazione non è di facile reperimento ma Federico Oriani ha negli anni ricercato, catalogato e ieri presentato coinvolgendo il pubblico con quasi 200 diapositive e oltre un’ora di abile esposizione.

Per La Fucina, associazione culturale che si pone l’obbiettivo di operare nei territori di Barzio e Cremeno, proporre una serata sulle ville del Novecento si è rivelata una scelta più che indovinata. A conferma la buonissima partecipazione di pubblico: un centinaio i presenti nel salone della banca locale.

Oriani ha suddiviso il ‘secolo’ in tre fasi storiche e illustrato le ville e il contesto con il metodo ESG, acronimo (Environmental – ambiente, Social e Governance) della finanza ma sempre più diffuso in altri settori per valutare la sostenibilità di imprese e organizzazioni. Dunque non una presentazione prettamente architettonica ma affrontando la nascita e lo sviluppo dei palazzi insieme al procedere storico e sociale di Barzio, Cremeno e della frazione di Maggio.

Appaiono così i primi progettisti e le imprese locali, poi ingegneri e architetti portati dal milanese, nomi anche celebri (parliamo ad esempio di Luigi Bartesaghi, Piero Portaluppi) “prestati” all’altopiano perché legati da amicizia o parentela con il committente. E anche qui l’anagrafe va ben oltre il confine locale (Antonio Foglia e Mario Borsa, per fare altri due esempi). Un processo culturale tutt’altro che slegato dagli stili dell’epoca (Gio Ponti e Piacentini) e per questo ripreso da riviste d’architettura di tiratura nazionale. Ancora una volta quindi la storia della Valsassina è stata in grado di stupire e sorprendere l’attento pubblico.

Per il prossimo appuntamento La Fucina torna a Barzio con una tavola rotonda dedicata al Plis – Parco locale di interesse sovracomunale. Con ospiti autorevoli e competenti – un agronomo, un sindaco e due attivisti ambientali – si affronteranno le potenzialità, e pure le criticità, di un parco come quello di cui Barzio si è dotato da pochi anni.

 

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