ADDIZIONALE IRPEF: PARLANO ALCUNI DEI SINDACI CHE NON LA APPLICANO



VALSASSINA – Ne abbiamo riferito stamattina, in questo articolo: a Cassina, Casargo, Cortenova, Margno, Pagnona, Morterone e Perledo non vengono applicate addizionali all’Irpef dei residenti in quei paesi.

Solo sette Comuni sulla trentina che formano la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera (ai quali abbiamo aggiunto Ballabio). In tutti gli altri vige una pluralità di addizionali che vanno dallo 0,1 allo 0,8% – con profonde differenze tra aliquote “uniche” – vale a dire uguali per tutti i redditi – e “variabili”, a seconda delle fasce di reddito.

Sul tema abbiamo interrogato alcuni dei sindaci di quei pochi paesi che non prevedono addizionali.

Fabio Festorazzi (Perledo)
“Al momento non abbiamo particolari esigenze, dunque l’amministrazione si è orientata per una disapplicazione dell’addizionale.
So che siamo tra i pochi Comuni ad aver fatto questa scelta. Cercheremo anche nei prossimi anni di non mettere mano al portafoglio dei cittadini”.

Antonio Pasquini (Casargo)
“Nonostante l’aumento dei costi delle utenze la scelta coraggiosa della amministrazione di Casargo è quella di mantenere a zero l’addizionale IRPEF. Una scelta non facile né scontata, soprattutto in questo periodo di forte inflazione, ma frutto di un attenta analisi della spesa corrente del nostro bilancio. Riteniamo che far rimanere nelle tasche dei nostri cittadini 120/150 euro all’anno sia un piccolo ma concreto segnale di attenzione. Per evitare lo spopolamento del nostro territorio dobbiamo continuare a garantire i servizi essenziali senza alcuna addizionale Irpef mantenendo il bilancio in equilibrio. Non è una cosa facile ma grazie all’aiuto della struttura che collabora in modo attento e puntuale con gli amministratori sino ad ora siamo riusciti”.

Roberto Combi (Cassina Valsassina)
“Noi abbiamo l’aliquota dell’IMU fissata al 10.30 per mille e quest’ultima è stata aumentata gradatamente, negli scorsi anni. Personalmente non so gli altri Comuni, ma noi per adesso riusciamo a non applicare altre tasse, compresa l’addizionale IRPEF. In futuro vedremo le esigenze che si dovessero manifestare”.

Sergio Galperti (Cortenova)
“Ovvio che è comunque una tassa che va a gravare sui redditi dei cittadini… Inutile aggiungere tasse, finché continuiamo a inviare soldi delle nostre imposte a Roma – che poi ce ne restituisce appena il 20%. Perché mettere una addizionale Irpef, quando non abbiamo riscontro del gettito che lo Stato ci chiede?
Bisogna che il Governo cominci a guardare ai Comuni virtuosi oppure perdiamo risorse e rischiamo di andare solo a gravare sui redditi, in un momento oltretutto difficile per l’economia. Chiaro, si potrebbe amministrare aggiungendo tasse. Ma non è il nostro caso e non è nelle nostre intenzioni”.

RedEco


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