CULTURA/DAL BAMBOCCIONE ALLE OLIMPIADI, LE VIGNETTE DI CAGNOTTO “ROSATO” NELL’INCONTRO CON LA FUCINA



CREMENO – L’algoritmo nel sangue di Paolo Cagnotto contagia il pubblico della Fucina nell’appuntamento in Villa Carnevali di Maggio.

Se Paolo Cagnotto ha scoperto solo recentemente di avere un algoritmo che gli scorre nelle vene, è invece cosa nota la sua passione e abilità per il disegno, che lo accompagna fin da bambino. L’artista di Introbio, presentando la sua recente raccolta di 101 vignette, ha parlato di sé raccontato delle prime caricature dedicate ai professori, dei tanti concorsi e delle numerose personalità che ha conosciuto grazie al suo talento. Daniele il bamboccione è il più noto, ma sono numerosi i personaggi nati dalla matita di Rosato – pseudonimo scelto da Cagnotto – e che spesso appaiono di persona al cospetto dell’autore.

L’introbiese ha dedicato anche un interessante approfondimento alla satira lecchese, mai abbastanza valorizzata, e ha portato qualche aneddoto dalle dieci edizioni del Festival del cinema d’animazione e del fumetto organizzato a Dervio a cavallo del nuovo millennio intravedendo una sorta di continuità con il GRRRigna Comics, festival diffuso del fumetto organizzato nella sua prima edizione la scorsa primavera dall’associazione culturale dell’altopiano.

La raccolta “Ho l’algoritmo nel sangue” (acquistabile su Amazon a questo link) non pone certo un punto fermo alla creatività di Cagnotto, che è già al lavoro su altri due progetti, uno editoriale e uno di animazione a tema olimpiadi.

C.C.

 

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