MEDAGLIE D’ONORE PER NOVE INTERNATI. LA VALSASSINA NON DIMENTICA



INTROBIO – Nove le medaglie d’onore consegnate questa mattina dal prefetto di Lecco Sergio Pomponio ai famigliari dei cittadini valsassinesi che durante la Seconda guerra mondiale sono stati deportati nei campi di concentramento nazisti.

Una cerimonia molto partecipata quella tenuta a Villa Miglivacca dove, insieme ai riceventi delle medaglie e molti cittadini, si sono riuniti anche il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli, il sindaco di Introbio Adriano Arioldi, il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, il sindaco di Pasturo Pierluigi Artana, il sindaco di Taceno Alberto Nogara, il sindaco di Premana Elide Codega e quello di Margno, Giuseppe Malugani.

“Oggi ricordiamo nove medagliati valsassinesi, dei quali tre morti nei lager nazisti – spiega lo studioso Augusto Giuseppe Amanti -. Questi ragazzi hanno detto di no al sistema nazista, all’esercito tedesco e alla repubblica di Salò. Piuttosto che tradire il giuramento fatto verso l’esercito italiano e al Re, essi hanno rischiato la propria vita con la deportazione. Vorrei ricordare che tra i premiati di oggi c’è anche un ragazzo diciottenne ballabiese morto a Mauthausen”.

Primo Bellati di Premana, Giuseppe Bergamini di Pasturo, il diciottenne Filippo Goretti di Ballabio, Deo Invernizzi di Ballabio, Antonio Pensa di Taceno, Davide Valsecchi di Ballabio, Giovanni Invernizzi di Ballabio, Lanfranco Invernizzi di Ballabio e Gianfranco Lombardini sempre di Ballabio: questi sono i nomi dei medagliati valsassinesi che hanno saputo contraddistinguersi per forza e coraggio in un contesto storico-culturale permeato dal regime nazi-fascista a cui credevano fermamente di non voler appartenere.

“Celebriamo questa cerimonia in modo autonomo perché la Valsassina ha avuto un ruolo fondamentale durante il secondo conflitto mondiale – ricorda il prefetto Pomponio -. I valsassinesi sono stati da sempre in prima linea a favore della Resistenza e gli atti eroici compiuti non possono passare inosservati. Questo territorio ha pagato molto più di altri la posizione assunta durante la guerra e noi abbiamo l’obbligo morale di riconoscere tutte le vittime scomparse credendo in virtuosi ideali”.

Presenti al momento commemorativo anche le terze medie di Introbio che, grazie a dei brevi testi estrapolati da documenti o diari di guerra, hanno raccontato le atrocità di quel periodo.

“Consegnare le medaglie insieme al Prefetto è sempre un onore, ma oggi con sette ballabiesi premiati lo è ancora di più – dichiara il sindaco di Ballabio Bussola -. È stata una cerimonia toccante dove non è mancata la commozione dei familiari. Credo sia importante non dimenticare quello che è successo soprattutto per le nuove generazioni”.

S.G.

 

 

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