CARNEVALI INSOLITI/’CRAPON’, ‘DOPPI’ E ‘SCARPASCE’ A SUEGLIO E VALVARRONE



Sueglio è uno dei comuni della Valvarrone, la vallata che si sviluppa da Premana fino a Dervio e che deve il nome all’omonimo torrente che vi scorre. Nel  piccolo paese i residenti sono meno di 200, ma sabato grasso non mancheranno certo maschere e curiosi per ol Carnelva. La leggenda del carnevale si dice essere intrecciata con quella dei fratelli eremiti, di cui si tramanda anche in Valsassina. In particolare si racconta che Sant’Ambrogio inviò nelle Valli del Lario sette missionari affinché evangelizzassero le popolazioni, guidandole verso un cammino virtuoso e liberandole dal peccato.

Di fronte al rifiuto della parola di Dio i missionari ripararono sulle cime dei monti comunicando tra loro attraverso dei falò e pregando per chi li aveva respinti. Dopo sette anni una  grande siccità colpì tutti i paesi e gli abitanti morivano di sete, tuttavia sulle vette crescevano frutti e fiori e una notte le dimore degli eremiti si illuminarono di una luce misteriosa.  Le popolazioni interpretarono i fatti come un monito divino e si pentirono, la mattina seguente il popolo salì dagli eremiti trovandoli  senza vita. Da questa credenza e dall’ascesa agli eremi seguirebbero i festeggiamenti a Sueglio, perno della Giostra Carnevalesca e punto di partenza per la processione attraverso la Valvarrone.

Non è dato sapere se la romantica leggenda abbia o meno aderenza con la realtà, certo è che il sabato grasso della Valvarrone preserva tuttora molti profili di interesse e nel Carnevale di Sueglio costumi moderni e tradizionali si affiancano e festeggiano insieme. 

Tra le maschere, rigorosamente fatte a mano, le più curiose sono i Crapon, immense teste di cartapesta dall’aspetto mostruoso e deforme, e i Doppi, costumi composti da un pupazzo e una persona. Il tutto tra stelle filanti, coriandoli ma anche la musica delle fisarmoniche, dei piatti e dei tamburi.

Come ogni festa che si rispetti infine dolci e chiacchiere, con l’aggiunta della Scarpascia, una frittella piatta che ricorda la suola di una scarpa e che trova nella farina, nel pane, nel latte ma anche nel riso e nel formaggio gli ingredienti base anche se, trattandosi di un piatto tramandato, probabilmente non c’è una ricetta originale.
 

L’appuntamento è sabato 16 febbraio già dalla mattina, ma sarà festa in tutta la Valvarrone anche nel pomeriggio e in serata.

 

 

 

Le fotografie pubblicate sono tratte da flickr.com e si riferiscono alle scorse edizioni.

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