RIFUGI DI QUALITA’: 23 LE STRUTTURE LECCHESI PREMIATE A MILANO



“La manifestazione, che ha assegnato il marchio a 97 rifugi lombardi, riconosce la qualità e l’affidabilità dei servizi offerti – spiega il presidente del Gruppo Rifugi di Confcommercio Lecco, Elena Sangalli presente alla cerimonia in Regione – Si tratta di un riconoscimento importante che testimonia il lavoro svolto dalla strutture e che mostra il livello raggiunto dai nostri rifugi. Siamo contentissimi perché il marchio è stato  ottenuto da ben 23 dei 30 rifugi lecchesi iscritti. Siamo un gruppo affiatato e vediamo in questo progetto un punto di partenza. Si tratta di un premio alla professionalità di chi opera in queste strutture garantendo anche un presidio del territorio praticamente tutto l’anno. Ringrazio a nome degli altri rifugisti il presidente di Confcommercio Ciresa e il direttore Riva: hanno creduto fin da subito a questo gruppo, ci hanno sostenuto ed è stato importante averli al nostro fianco durante questa cerimonia”.

L’iniziativa è stata promossa da Regione Lombardia e dal Sistema camerale lombardo, in collaborazione con Isnart e le associazioni di settore e dei consumatori. L’attestato e la targa che li identifica come strutture di qualità sono stati distribuiti ai gestori dall’assessore regionale allo Sport e Giovani Filippo Grassia e dai rappresentanti di Unioncamere Lombardia e Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche), che gestisce il marchio “Q Ospitalità italiana”.

“I rifugi sono stati controllati da ispettori indipendenti che hanno verificato l’accoglienza, la cucina, le camere, i servizi – evidenzia il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa – Questo marchio rappresenta da un lato una sfida per i rifugisti e dall’altro una certificazione per il ruolo che svolgono. Come associazione siamo contenti di avere sostenuto la nascita di questo gruppo, il primo a livello nazionale sorto all’interno di una territoriale di Confcommercio: queste strutture e le persone che le gestiscono rappresentano un valore aggiunto anche in chiave turistica per il territorio lecchese”. E aggiunge: “Condivido in pieno le parole dell’assessore regionale che ha rimarcato come le nostre strutture, fra le più innovative d’Europa, rappresentino una risorsa straordinaria. E auspico anche io che la nuova Giunta prosegua nel solco intrapreso che ha visto mettere a disposizione negli ultimi cinque anni 7 milioni di euro per ammodernare le strutture”.

Ecco le 23 strutture lecchesi (22 in Valsassina)
a cui è stato assegnato il marchio:

Shambalà (Casargo), Cazzaniga-Merlini (Barzio), Sassi Castelli (Moggio), Dino Tavecchia
(Introbio), ‘Antonietta’ al Pialeral (Pasturo), Capanna Vittoria (Casargo), CAI Lecco (Barzio),
Baita della Luna (Moggio), Nicola (Barzio), Monza Bogani (Esino Lario), Buzzoni (Introbio),
Ratti (Barzio), F.A.L.C. (Introbio), Gran Baita (Barzio), Casera Vecchia (Introbio), Riva
(Primaluna), Antonio Stoppani (Lecco), Soldanella (Ballabio), Carlo Porta (Abbadia Lariana),
Rocca Locatelli (Abbadia Lariana), Rosalba (Mandello del Lario), Capanna alpinisti Monzesi
(Lecco), Alberto Grassi (Valtorta).

Nella foto i rifugisti presenti oggi a Milano

 

 

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