CERVO UCCISO, POLIZIA PROVINCIALE: ”ERA PERICOLOSO, AZIONE A NORMA DI LEGGE”



Sentiamo telefonicamente il comandante Forni, che spiega in anteprima a Valsassinanews come sono andati i fatti, confermando in larga parte le nostre anticipazioni di questa mattina, ma mettendo, come si suol dire, i punti sulle "I". A partire dalla natura "ibrida" dell’esemplare ucciso, con un solo colpo, dagli agenti della Polizia Provinciale di Lecco, su ordine firmato dal Gip del tribunale lecchese Massimo Mercaldo. Ecco le sue dichiarazioni, raccolte oggi pomeriggio:

Dottoressa, allora conferma l’abbattimento?

Sì, è avvenuto nei giorni scorsi dopo una serie di segnalazioni del mio ufficio al Giudice delle indagini preliminari

Perchè queste segnalazioni?
Diciamo subito che l’esemplare di cui parliamo era problematico; tecnicamente, si trattava di un soggetto "imprintato", non era un animale selvatico ma tra quelli di proprietà di privati aveva una situazione particolare. Si trovava poi in un contesto specifico come quello delle Betulle, insieme ad altri animali e tra non molto aperto alla visita del pubblico

Ma era proprio necessario eliminarlo?

A lato del fatto che i cervi sono una specie teoricamente cacciabile, ribadisco che questo era un cervo presente da tre anni in quel parco, in custodia e del quale avevo personalmente la responsabilità. Era molto agitato, continuava a tirare delle cornate a notevole altezza contro il recinto e si dimostrava aggressivo. E’ stato portato altrove in varie occasioni, in particolare a Colico e nessuno si voleva prendere carico di un esemplare in quelle condizioni

Come è avvenuto l’abbattimento?
A seguito dell’autorizzazione da parte del Gip, il nostro personale ha provveduto ad effettuarlo secondo le prescrizioni di legge, senza sofferenza per l’animale (con un solo colpo di fucile) e alla presenza di un veterinario dell’ASL. Guardi, immaginavo che la cosa avrebbe suscitato reazioni, mi chiedo cosa sarebbe successo se il cervo fosse fuggito e avesse fatto danni altrove…

Quanto è costato mantenere il cervo?
Non ne farei una questione economica ma di responsabilità. In vista dell’arrivo di visitatori, bambini compresi, al parco faunistico di Margno, ci si è preoccupati delle possibili conseguenze del comportamento di un animale come ho ribadito "speciale". Anche il sindaco di Margno mi aveva in qualche modo avvisato della situazione

Ma proprio non era possibile "sistemarlo" altrove, senza ucciderlo?
Tentativi ne sono stati fatti ma evidentemente questo cervo non lo ha voluto nessuno.

 

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