COMPRENSORI SCIISTICI IN ROSSO, MENTRE ITB CHIUDE ANCORA IN ATTIVO



Anche il turismo invernale rientra nella lista nera della spending review di Carlo Cottarelli, il commissario incaricato dal governo di mettere ordine nella finanza pubblica. Sono infatti 60 le aziende di gestione di impianti di risalita finite sotto osservazione a causa di bilanci non più sostenibili, molti dei quali in rosso.

In base ai dati pubblicati dal sito del governo nel 2012 le partecipate hanno avuto perdite per più di 16 milioni di euro. Per fare qualche esempio, Skiarea Valchiavenna, che gestise il comprensorio di Madesimo ha chiuso il bilancio 2012 in negativo per oltre un milione di euro, quello 2013 a meno 760 mila.
 

Passivi di 1,3 mln e 2,1 mln hanno segnato il biennio del comprensorio valdostano del Monte Rosa. Perdite non meno gravi si sono registrate in molte località del Trentino-Alto Adige, puntualmente ripianate dall’intervento del pubblico.
 
Buoni risultati non mancano, è il caso del maxi comprensorio denominato Dolomiti Superski che si estende tra le due provincie trentine e il Veneto.
Ovviamente le attenzioni di Cottarelli si sono rivolte alle società partecipate, dove quindi vi è presenza sia di enti pubblici che di investimenti privati.
 
"Queste formule partecipate in Lombardia restano minoritarie. Una delle cause dei conti in rosso potrebbe essere la necessità di garantire servizi di trasporto pubblico locale ma l’argomento richiede maggiore approfondimento" spiega Massimo Fossati, presidente degli esercenti funiviari lombardi, oltre che amministrator delegato ITB – Impianti Turistici Barziesi Spa, la società a cui fanno riferimento le maggiori località sciistiche del lecchese, Piani di Bobbio su tutti.
 
Nello specifico "ITB è una società interamente privata, non vi è nemmeno uno ‘zero virgola’ di partecpazione pubblica" dunque non rientra nella casistica evidenziata da Cottarelli.
 
"La struttura societaria annovera circa un centinaio di soci, cinque dei quali detengono il 99,8% delle azioni. A breve chiuderemo il bilancio annuale e posso assicurare che sarà in attivo, come lo è stato anche l’anno scorso. Non fu così nel 2012, quando praticamente non nevicò, ma andando a ritroso ITB ha sempre mantenuto i conti in pareggio".
 
"A questo equilibrio finanziario ha contribuito non poco il fatto che da quando si è costituita, nei primi anni Ottanta, l’azienda non ha mai distribuito dividendi agli azionisti. Il capitale è infatti sempre stato reinvestito".
 
Diverso è poi il ruolo di ITB ai Piani d’Erna ed alle Betulle: "in questo caso la proprietà è del comune e noi interveniamo solo come gestori, – precisa Fossati – e quando vi è stata la possibilità di accedere a fondi pubblici questa ha riguardato contributi regionali per il trasporto, non sovvenzioni pubbliche destinate a ripianare buchi di bilancio". 
 
 
 
 
 
 
 
 

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