Presenti al sopralluogo di oggi i legali della famiglia Gianola, della madre del pilota Maria Zaffarano vedova e dell’AeroClub comasco del quale faceva parte l’idrovolante andato distrutto la scorsa estate. Noon c’era invece il PM Cinzia Citterio, titolare dell’inchiesta. La pattuglia dei partecipanti, grazie ad un improvvisato quanto efficace "servizio-navetta", ha raggiunto in mattinata i boschi dove quel lunedì della scorsa estate è caduto improvvisamente il Cessna 172 "Skyhawk" dell’AeroClub Como.

Ora gli avvocati delle diverse parti in causa metteranno insieme le rispettive osservazioni maturate in seguito alla visita odierna a Premana, mentre è atteso nell’arco di una ventina di giorni il momento in cui saranno resi noti gli esiti delle due perizie ufficiali disposte dal Tribunale di Lecco all’indomani della tragedia aerea: quella affidata all’ingegner Massimo Bardazza (già consulente nei casi della strage di Erba e del rogo alla Thyssen Krupp) e l’altra per la quale è stato incaricato un perito informatico al quale è stato chiesto di indagare nelle schede di memoria del cellulare e della fotocamera dei coniugi Gianola – materiale rinvenuto tra le lamiere contorte dell’idrovolante, i cui contenuti potrebbero aiutare a capire la dinamica della tragedia.

Un’ultima annotazione: i protagonisti del sopralluogo di oggi hanno particolarmente apprezzato – anche per le difficoltà logistiche nel raggiungere il teatro del disastro aereo – la collaborazione fornita dalla Polizia Locale di Premana e da un privato, che con due autovetture attrezzate hanno fatto la spola con il bosco della tragedia di giugno, portando in loco la trentina di persone coinvolte nella visita di stamattina.
 

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