25 APRILE. BARZIO FESTEGGIA CON OLIVELLI E LA COSTITUZIONE AI 18ENNI



BARZIO – In piazza Garibaldi a Barzio e poi alla Robiasca si è concluso il corteo unitario dei quattro Comuni dell’Altopiano per festeggiare la Liberazione. Oltre ai discorsi delle autorità spazio anche ai giovani studenti della scuola secondaria inferiore che hanno proposto letture e riflessioni sulla Resistenza. Ad accompagnare la cerimonia le note de l’Inno Nazionale, di Bella ciao e di Fischia il vento eseguiti dalla banda di Barzio.

Peculiarità barziese l’appuntamento pomeridiano con lo spettacolo dei Lettori per caso, gruppo di lettori volontari della Biblioteca civica, che a cinque anni dalla beatificazione di Teresio Olivelli hanno raccontato la storia d’amore del sacerdote, professore, alpino e partigiano. Olivelli, tradito dall’Azione Cattolica e da un fascismo spirituale, contrario al Manifesto della Razza e testimone della carneficina dell’Armir in Unione Sovietica, divenne tra le più autorevoli voci della Resistenza cattolica, non violenta e capace di parlare alle coscienze. Per questo fu braccato dai fascisti e internato nel campo di concentramento nazista di Hersbruck, dove morì a seguito di un pestaggio dei suoi carcerieri.

Al termine di un racconto toccante, il sindaco di Barzio Giovanni Arrigoni Battaia e il presidente dell’Anpi sezione Valsassina Angelo Pavoni hanno consegnato la Carta costituzionale ai quattro 18enni del paese: Raffaele CerviLucia Formenti, Emanuele Ghislanzoni e Aurora Ruzza. Presente anche il vicepresidente Anpi Augusto Giuseppe Amanti che, insieme al compianto partigiano Giancarlo Salvi, volle istituire questa ricorrenza per i neomaggiorenni.

C.C.

 

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