LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2016 – “LA VITA DELLA VAL FRAINA NELLE MANI DI SOLE UNDICI PERSONE”



torrente FRAINAPREMANA – Si avvicina a grandi passi il “fatidico” 12 dicembre, quel lunedì nel quale è previsto un consiglio comunale “al calor bollente” nel corso in cui dovrebbe essere votato lo sgravio dell’uso civico delle aree in val Fraina sulle quali la società valtellinese Energia Futuro (gruppo Bissi Holding) intende realizzare un nuovo impianto idroelettrico.

Sul tema, oggetto di diffida (Bissi) e contro diffida (con 110 firme di premanesi), riceviamo e pubblichiamo di seguito una dura presa di posizione del Comitato “Salviamo i nostri torrenti”:
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Per la seconda volta in pochi mesi il destino della Val Fraina è deciso da 11 persone … sì, quasi tutto verrà deciso nel consiglio comunale del 12 dicembre.

Fra la gente di Premana si ravviva un forte sentimento di preoccupazione che, per alcune persone davvero amanti di Premana e delle sue montagne sfocia nella disperazione; preoccupazione rafforzata da un atteggiamento dell’amministrazione comunale che pare intimorita dalle diffide che ha scagliato contro il Comune l’imprenditore che richiede l’ennesimo sfruttamento delle acque della Valsassina: acque sovrasfruttate come dimostra il piano di bilancio idrico provinciale.

Sono le paure o la ragione a dover guidare i nostri amministratori nelle scelte sul bene comune?

Lunedì il consiglio è chiamato a deliberare per lo sgravio dell’uso civico dei terreni, in val Fraina, sui quali la Futuro Energia di Bissi dovrebbe costruire l’impianto idroelettrico “gallina dalle uova d’oro” che frutterebbe ai valtellinesi la bellezza di 1680€/giorno.

Lo sgravio dell’uso civico prevede che il Comune domandi alla Regione il cambio di destinazione d’uso dei terreni su cui dovrebbero essere realizzate, con sbancamenti e scavi imponenti, le opere della centrale e le opere di presa. Ovviamente, se il Comune chiede lo sgravio, la Regione lo rilascerà, visto che con questa richiesta il Comune si dichiara d’accordo!

È opportuno quindi sottolinearlo… gli amministratori devono esprimersi su questa richiesta negativamente! Solo un parere negativo (votazione contraria) metterebbe di fatto la valle in una condizione di quasi totale sicurezza, rispettando le posizioni già assunte dal Comune nella conferenza di servizi: NO!

Al contrario se a maggioranza dovesse passare il SI, gli amministratori richiederebbero di fatto alla Regione di concedere lo sgravio alla società, consegnando le chiavi della Val Fraina ai Valtellinesi!

Una terza ipotesi sarebbe quella di un (SI .. ma..) ovvero un parere favorevole condizionato al fatto che altri enti facciano rispettare le normative comunitarie e le  leggi di tutela ecc. ….. un’azione nell’ottica del “meglio essere ferito che morto” ma…perché nascondere la volontà di tutelare le valli, l’acqua e la gente dietro un dito, se la volontà è questa?

Se si sa a priori che non si stanno rispettando normative e leggi, in tema di tutela ambientale, perché non votare direttamente NO???

Quindi l’ipotesi del (SI ma) sarebbe solo, usando un’espressione corrente, un “pannicello caldo“, ovvero un sì, un poco mascherato, ma sempre comunque un sì che andrebbe, di fatto:

  • contro le promesse elettorali in tema di salvaguardia ambientale;
  • contro lo stesso parere espresso ,in termini di opposizione allo sgravio dell’uso civico, contenuto nel documento presentato in conferenza dei servizi dal comune stesso;
  • contro la linea concordata con alpigiani, comitato e cittadini ed avallata dai pareri dei legali;
  • contro le leggi e normative, dettagliate all’interno della diffida presentata da alpigiani, cittadini e comitato e supportata da 110 firme;
  • contro le esigenze di tutela ambientale delle nostre valli, che anche Legambiente e WWF bene esprimono

Non si può pensare di dare un parere favorevole condizionato, sperando poi che sia qualcun altro a togliere le castagne dal fuoco (provincia, regione o altri enti), enti con i quali poi il comune non sarebbe in grado di interagire efficacemente.

L’amministrazione ha la grossa possibilità di chiudere la partita, in maniera totalmente autonoma e legittima,  non concedendo l’uso civico, votando compatti un NO.

Speriamo solo che la saggezza dei nativi americani illumini e guidi chi deciderà le sorti della nostra amata valle ….
Cavallo Pazzo, Sioux:  Non si vende la terra sulla quale la gente cammina

 

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I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

DROGA IN VALLE, SUFFICIENTE LA RETATA IN ALTOPIANO?

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