VIMOGNO, È TERMINATA LA BATTAGLIA DI GINO. ACCANTO A LUI FINO ALL’ULTIMO UNA STRAORDINARIA FAMIGLIA VALSASSINESE



PRIMALUNA – Gino Deidda e Lory Buzzoni, una coppia attiva nelle associazioni, due persone note non solo nella loro Vimogno di Primaluna, ma in tutto il Centro Valle. Sono loro i protagonisti di una storia di amore a tutto tondo: di coppia e familiare. Una vicenda di strenua lotta contro una malattia inesorabile, battaglia che parla di solidarietà e generosità.

Gino non ce l’ha fatta, ieri mattina le complicazioni di una lunga malattia hanno avuto il sopravvento. Ma l’impegno profuso va raccontato, perché può essere di speranza per molti altri.

Più di un anno fa Deidda ha un infarto, dalle analisi rituali emerge una malattia subdola, asintomatica più grave dell’infarto stesso: la mielodisplasia, una patologia con diverse forme, quella del Gino è di piastrinopenia, in pratica ha poche piastrine nel sangue.

Per guarire serve un trapianto di midollo, da Primaluna decidono di rivolgersi al policlinico san Matteo di Pavia, l’eccellenza in Italia.

Si cerca un donatore compatibile nella prima cerchia di familiari, viene la scelta cade sulla sorella Anna. Dopo il prelievo del midollo preso direttamente dalle ossa del bacino della donna, il trapianto viene eseguito il 16 novembre del 2017. Per operare, i globuli bianchi di Gino sono abbattuti e lui a lungo vivrà in una camera sterile, con accanto sempre la moglie Lory.

L’innesto sembra essersi ben avviato, ma alla fine la ‘chimera‘, la trasformazione del midollo della donatrice in quello del ricevente, non avviene. C’è da ricominciare daccapo: si guarda ai figli, la compatibilità è leggermente più diluita perché è presente anche la componente genetica della madre.

Al momento della donazione il soggetto individuato deve essere in ottima salute, neppure un raffreddore, né un mal di pancia.  Dagli esami effettuati la figlia soddisfa queste condizioni e Ivana non ci pensa due volte, lei è già donatrice di sangue, di latte e di cordone ombelicale.

Questa volta non è per gli altri, questa volta tocca a papà e l’8 agosto di quest’anno Gino riceve le cellule staminali dalla propria figlia.

L’innesto riesce, il midollo si trasforma come previsto. Lory e Gino però non rientrano a casa e restano a Pavia, nei paraggi del policlinico: “Ne ho visti alcuni anche giovani che una volta andato bene il trapianto sono rientrati, allontanandosi” raccontò la sua scelta alcuni mesi fa la moglie. “Se si presentano le complicazioni è meglio intervenire immediatamente, qui al centro sanno cosa fare. Preferisco che Gino sia qui, perché credo che in alcuni casi ciò faccia la differenza”.

Purtroppo la lunga battaglia della famiglia Deidda non ha potuto avere il lieto fine. Gino si è spento a 64 anni, mercoledì mattina. Oltre a Ivana lascia l’altro figlio Raffaele e il nipotino Alessandro.

I funerali si svolgeranno sabato alle 14:30 nella parrocchiale di Primaluna. Da Pavia la salma è stata riportata a casa, dove sta ricevendo l’omaggio costante dei numerosi amici della famiglia.

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