PREMANA – Terminate le opere di potenziamento e rinnovo del depuratore di Premana. Gli interventi si sono resi necessari sia per la ristrutturazione generale, sia per poter permettere la futura gestione delle acque reflue provenienti dall’impianto di Pagnona – in vista della dismissione prevista a partire dal 2022 – ma anche per potenziare i sistemi di trattamento degli scarichi industriali, derivanti dal trattamento superficiale dei metalli.
Tra i lavori effettuati sull’impianto, quelli di maggior impatto per la conservazione e protezione dell’ambiente e del Fiume Varrone sono l’installazione di membrane di ultrafiltrazione degli scarichi, nonché l’installazione un sistema di rilevazione e trattamento di scarichi anomali costituito da apposite sonde in grado di rilevare scarichi potenzialmente pericolosi per l’ambiente e lo stesso impianto di depurazione, nonché una linea di trattamento di tipo chimico-fisico dedicata alla gestione degli scarichi anomali.
Con la conclusione delle opere, che consentono inoltre un elevato grado di automazione dell’impianto, si è avuto un drastico abbattimento dei valori dei carichi inquinanti registrati nelle acque in uscita. La quantità di solidi sospesi presenti nell’acqua in uscita dall’impianto, ad esempio, ha raggiunto valori medi fino a 30 volte migliori rispetto a quanto registrato in precedenza, mentre per altri parametri i valori sono di circa 10 volte migliori.
Le attività, dal valore di 1,4 milioni di euro, sono state avviate a fine 2018 e hanno subito diversi rallentamenti a causa dell’alluvione del giugno 2019 e dell’emergenza sanitaria. La conclusione effettiva delle opere è avvenuta tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.
Attualmente si è nella fase di monitoraggio e affinamento dei nuovi processi di depurazione, che consentirà di sfruttare al meglio l’elevata tecnologia installata.