TACENO – Con una interrogazione agli assessori regionali al Territorio e all’Agricoltura il consigliere Gianmario Fragomeli vuol verificare gli impatti della demolizione della diga Eni a Taceno, in località Tartavalle.
“Come anticipato nei giorni scorsi, ho presentato una interrogazione ai due assessorati competenti per approfondire le motivazioni al nullaosta alla demolizione dello sbarramento e i conseguenti impatti attuali e futuri: per la salvaguardia del territorio in materia antincendio, produzione agricola e di tutela della fauna ittica e dell’habitat naturale.
“Stando a quanto riferito dal sindaco Nogara, ad oggi non ci sono mai state reali problematiche di ordine idraulico e credo che, con gli effetti del cambiamento climatico, l’esigenza di creare eventuali invasi per finalità di interesse pubblico, spesso finanziati dalla Regione, portino più al mantenimento che alla demolizione del manufatto. Inoltre se il problema è quello dei costi di mantenimento, consiglio al sindaco di farsi sentire da Eni spa, una società a controllo pubblico, che da anni sfrutta le risorse della valle e credo sia doveroso che continui ad accollarsi le spese di manutenzione dello sbarramento senza nemmeno ipotizzare di trasferire i costi sugli enti locali”.
“Il mio – prosegue il consigliere del Partito Democratico – vuole essere un contributo rivolto al futuro dell’intera valle e non solo di Taceno, evitando interventi costosi, perché la demolizione presumibilmente ammonterà a centinaia di migliaia di euro, per poi a distanza di qualche anno pentirsi di essersi preclusi l’opportunità di trattenimento di risorse idriche in valle. Resto in attesa della risposta degli assessorati e delle ulteriori valutazioni che gli enti locali vorranno promuovere, ribadendo la massima disponibilità in qualsiasi sede istituzionale e non ad approfondire la quesitone in oggetto”.