Si è tenuta nel pomeriggio di oggi l’ultima assemblea tra sindacati e lavoratori della Proferall prima del fermo del mese di agosto; molto espicite le parole dei rappresentanti sindacali che hanno descritto la situazione come "un bicchiere mezzo pieno" – e come tale va interpretato in quanto rispetto alle voci di poco tempo fa la situazione pare più chiara e ben definita nonostante la sicurezza della ripresa possa non essere immediata per tutte le maestranze.
Nell’incontro di oggi, alla presenza di tutti i dipendenti, è stato illustrato l’accordo tra la ditta Proferall e l’entrante società capitanata da Aristide Stucchi, dopo il voto favorevole dell’assemblea sempre nel pomeriggio la firma che potrebbe garantire un futuro alla grande realtà produttiva di Cortenova ed a tutti i 55 dipendenti in forza, un accordo che prevede l’affitto del capannone ed il conseguente proseguimento graduale dell’attività.
Cassa intergrazione straordinaria a zero ore per tutto il mese di agosto per i lavoratori e ripresa a settembre per una parte di essi: 44 dipendenti verranno assunti immediatamente dalla nuova società – denominata P.F.A – mentre il reinserimento degli altri 12 avverrà gradatamente e in base alla produzione della ditta stessa. Il rientro totale potrebbe avvenire nell’arco di un anno o anche solo di pochi mesi, dipenderà solo dalla nuova gestione e dal rendimento dell’azienda.
I dipendenti che dovranno purtroppo usufruire a lungo della cassa godranno di una agevolazione bancaria con la quale potranno ricevere la mensilità senza dover aspettare i tempi burocratici soliti della cassa integrazione straordinaria – che può lasciare il lavoratore tre o quattro mesi senza stipendio. Altra buona notizia l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori con il contratto in scadenza e per un apprendista, il tutto per poter assicurare anche a loro il passaggio alla nuova P.F.A.
Nonostante negli animi dei lavoratori manchi ancora una vera e propria sensazione di sicurezza questa svolta dà un motivo in più di speranza per il futuro della ditta ma soprattutto per un ritorno di tutti i dipendenti al loro posto di lavoro.
Nella foto l’assemblea sindacale di oggi