TRENI, UN VIAGGIO TRA LE STAZIONI PIÙ BELLE DEL CONTINENTE



Ogni giorno sono frequentate da migliaia di “spettatori” che – secondo una certa tradizione artistica – non mancano di interagire fisicamente con l’opera. Non parliamo però di quadri o sculture, ma di stazioni ferroviarie. Luoghi imprescindibili della quotidianità di molti che in alcuni casi rappresentano veri e propri gioielli architettonici.

I più, distratti dalle urgenze del quotidiano, non ne notano la valenza artistica. Ma ad aprire gli occhi ai pendolari distratti ci ha recentemente pensato Omio. La piattaforma di viaggio che permette di cercare e prenotare treni, autobus e voli in tutta Europa, infatti, ha pubblicato nei giorni scorsi una lista con le stazioni più belle del Continente, raccontandone i tratti caratteristici e la storia.
Vediamo di farne un breve riassunto.

IN ITALIA LA STAZIONE PIÙ BELLA È… MILANO

Image result for Stazione Centrale di MilanoLa Stazione Centrale di Milano non è soltanto uno snodo essenziale delle comunicazioni italiane e continentali. E’ un’opera architettonica che affonda le sue radici negli albori del Novecento, quando le neonate Ferrovie dello Stato decisero di realizzare un progetto di riforma dello snodo ferroviario esistente. Re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra nel 1906. Ne seguirono due concorsi di idee, con visioni architettoniche diverse, a cui fece seguito l’inizio effettivo dei lavori. Ma la Prima Guerra Mondiale interruppe nuovamente l’iter. La nuova Centrale fu inaugurata soltanto diversi anni dopo la fine del conflitto, il primo luglio del 1931.

L’opera risente degli influssi dell’epoca. Si tratta infatti di un mix di stili che mescolano il Liberty, l’Art Decò e la monumentalità tipica dell’architettura fascista, che richiama i modelli dell’Antica Roma. Nel disegno spiccano la facciata di 200 metri prospiciente piazza Duca D’Aosta e, sul terrazzo, i due cavalli alati realizzati da Armando Violi (che volevano simboleggiare il progresso, guidato da volontà e intelligenza). Mentre la grande tettoia che sovrasta i binari (lunga 341 metri) è opera dell’ingegnere Alberto Fava. Oggi la stazione di Milano rimane un’opera d’arte vivente, ma il progresso l’ha anche trasformata in un grande centro commerciale.

LE STAZIONI DA NON PERDERE IN EUROPA

Da Milano il viaggio verso le stazioni più belle del Continente disegnato da GoEuro prosegue verso Nord e la prima tappa è la Stazione di Liège-Guillemins di Liegi, in Belgio. La struttura fu inaugurata al pubblico nel 1842. Ma nel 2009 è rinata grazie al celebre architetto spagnolo Calatrava, che ne ha ridefinito l’immagine con materiali più moderni: la nuova cupola realizzata con vetro, acciaio e cemento è diventata infatti una vera e propria destinazione turistica. Un concetto radicalmente diverso da quello che si osserva spostandosi poco più a Nord, alla stazione francese di Anversa. Un’altra perla creata da menti illuminate in cui regnano però gli stili del neobarocco, del neorinascimentale e dell’art noveau.

Il tragitto definito dalla celebre piattaforma di viaggi – che può contare sulla partnership di circa 800 operatori europei del settore trasporti – prosegue quindi ad Amsterdam, capitale dell’Olanda. La Central station progettata da Pierre Cuypers (lo stesso architetto del Rijksmuseum) porta la data del 1889 ed è un capolavoro anche dal punto di vista ingegneristico, visto che poggia su tre isole artificiali sostenute da 9mila pali in legno.

L’ultima tappa del viaggio nelle stazioni più belle d’Europa si conclude alla St Pancras International di Londra, oltre Manica. La stazione inglese ha appena spento le sue prime 150 candeline e – con le sue guglie e i caratteristici mattoni rossi – è un esempio da manuale dell’architettura vittoriana. Ma non solo: la stazione della capitale è diventato un modernissimo centro commerciale con hotel e ristoranti di lusso. Segno di una tradizione che è riuscita a rimanere al passo con i tempi, senza perdere mai di vista la regola principale: una stazione ferroviaria – come ogni opera d’architettura ben realizzata – deve essere bella, ma soprattutto deve adattarsi alle esigenze di chi la frequenta.

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Fonte: www.omio.it 

 

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